La vita sessuale dei nostri antenati: Spiegata a mia cugina Lauretta che vuol credersi nata per partenogenesi

Nella scatola c'era, dentro un elegante ovale di tartaruga e argento, l'originale in seppia da cui era stato ricavato l'ingrandimento appeso al muro. Anche qui la piccola Linda fissava l'obiettivo con un sorriso appena trattenuto, malizioso, come se sfidasse chi la guardava dicendo: "Ho un segreto, ma da me non lo verrai a sapere".

Bianca Pitzorno, Sassari 1942, laurea in lettere classiche, master in scienza delle comunicazioni, ha lavorato come archeologa, come produttrice di programmi culturali e per ragazzi alla Rai e alla Televisione Svizzera, ha scritto sceneggiature televisive e cinematografiche e testi per canzoni. Dal 1970 a oggi ha pubblicato più di quaranta tra saggi, biografie e romanzi, questi in prevalenza destinati ai bambini e ai ragazzi, che la amano molto e continuano a leggerla anche una volta cresciuti. Tra le sue ultime opere Le bambine dell'Avana non hanno paura di niente (Il Saggiatore, 2006), Giuni Russo. Da Un'estate al mare al Carmelo (Bompiani, 2009), Vita di Eleonora d'Arborea (Mondadori, 2010). Vive e lavora tra Alghero e Milano.

«Cara Lauretta, cara cugina come me orfana e come me allevata dalla inflessibile nonna nel culto della nostra nobilissima stirpe, perdonerai mai all'autrice di avere scritto questo libro sui nostri antenati? Di averne rivelato i segreti e i peccati più insospettabili a partire dal lontano Cinquecento, quando una firma del Vicerè su una pergamena rese blu il nostro sangue che prima era rosso come quello di tutti gli altri abitanti di Ordalè e di Donora?

Adesso che abbiamo quasi quarant'anni, che abbiamo vissuto la liberazione sessuale e le sfrenatezze del Sessantotto, che abbiamo messo la testa a partito, non ci dovrebbe risultare così difficile accettare che anche i nostri antenati, e specie le antenate, abbiano avuto le loro storie di letto, e non sempre esemplari. Lo so che per chiunque è difficile pensare che i propri genitori hanno avuto una vita sessuale, e che se così non fosse noi non saremmo qui...

E i nostri nonni, come immaginarli a rotolarsi peccaminosamente tra le lenzuola? Ma con i bisnonni non dovrebbe essere così impossibile, specie se sappiamo che hanno messo al mondo quindici figli. Per non parlare dei trisnonni e dei quadrisnonni. Senza l'attività sessuale dei nostri antenati il genere umano si sarebbe estinto.

Eppure tu, Lauretta, quando accenno a questo argomento ti turi le orecchie e strilli: "Bisogna essere proprio dei maniaci sessuali per pensare a certe cose".

Lauretta, Lauretta, ti piace tanto sapere chi erano e cosa facevano i nostri antenati, che rapporti c'erano tra zio Tan e Armellina, chi era il pittore che ritrasse Garcia e Jimena nella Cattedrale di Ordalè... Conservi con cura l'abito di broccato che la nonna, donna Ada Ferrell, indossò nel giorno delle nozze. Le nozze, appunto, il letto comune! Cosa avveniva in quel letto una notte dopo l'altra? E negli anni a seguire i sette figli. Li aveva mandati lo Spirito Santo in forma di colomba? Lauretta, bisogna proprio che ti spieghi come sono andate le cose?

Ora, passata anche quest'ultima tempesta, ascoltami: ti racconterò molti segreti che neppure immagini.

Tua Adita»

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