Non eterno dolore (Per altri versi)

Molte volte esprimersi in poesia significa parlare di sentimenti difficili da comunicare e condividere. Le frasi criptiche celano, ma non troppo, ciò che si desidererebbe invece gridare.
“Non eterno dolore” è una raccolta di poesie che non offre risposte ma genera questioni. È uno sguardo attento ma, allo stesso tempo, effimero al cuore e all’anima, mentre il corpo si trascina come in una eterna attesa. È un sentiero che si lascia e un altro che si intravede, nell’eterno scorrere del tempo e della vita. In questa silloge, Juliao Vanazzi scava nel suo profondo superando per la prima volta la propria reticenza e mettendo a nudo le proprie fragilità.
Quando la poesia esercita il tentativo di rappacificazione con il mondo, di accettazione della propria intimità, si percepisce quasi che forse qualcosa è avvenuto, dopo tutto. Il dipanarsi delle cose ha improvvisamente svelato l’arcano e trasmettere tormento, esaltazione, confusione ci rende simili agli altri e più vicini perfino a noi stessi. Il dolore non sarà eterno, anche se non sarà del tutto sconfitto. E come un amico scomodo ma presente, ci accompagnerà per tutto il tempo, a volte chiaramente altre volte più discretamente.

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