Fallo T'imploro!
- Autore
- Antonietta cacace
- Pubblicazione
- 20/05/2015
- Categorie
L’eros in letteratura ha avuto sempre il suo fascino, ha
conquistato spesso pubblico e critica. Scriverne non è mai
facile e lo è ancor meno quando a dar esso voce è il verso.
Spesso si rischia di cadere nella banalità, in quell’ovvietà della
carne troppo spesso vivisezionata su un foglio e degradata da
proverbiale volgarità. A volte però ci sono autori che sanno
accarezzare la sacralità della carne, la simbiosi mistica di due
corpi e lo fanno con l’obbedienza del sentimento, perché in
fondo tutto poi è riconducibile all’amore che è il fulcro di ogni
sostanza intima. Antonietta Cacace è un’autrice che coinvolge
ed esalta. La sua opera è un florilegio di intimità e di maestria
amorosa che zampilla come lieve acqua dal viscerale tremore
dell’anima. Nei versi è ben visibile quell’ombelicalità con il
sentimento amoroso che diviene maestro, guru, spirito giuda
dell’emozioni e delle sensazioni di Antonietta che si lascia
comandare, afferrare e “manipolare” dall’impulso per poi
aprire in toto la mente e liberare i fremiti dell’amore che
divengono maestria e opulenza poetica. È una lirica aulica e
lineare; non sconfina nella banalità ma rimane fedele
all’onnipotenza del sentimento e della carne per divenire una
deliziosa stesura di emozioni e di passioni.
conquistato spesso pubblico e critica. Scriverne non è mai
facile e lo è ancor meno quando a dar esso voce è il verso.
Spesso si rischia di cadere nella banalità, in quell’ovvietà della
carne troppo spesso vivisezionata su un foglio e degradata da
proverbiale volgarità. A volte però ci sono autori che sanno
accarezzare la sacralità della carne, la simbiosi mistica di due
corpi e lo fanno con l’obbedienza del sentimento, perché in
fondo tutto poi è riconducibile all’amore che è il fulcro di ogni
sostanza intima. Antonietta Cacace è un’autrice che coinvolge
ed esalta. La sua opera è un florilegio di intimità e di maestria
amorosa che zampilla come lieve acqua dal viscerale tremore
dell’anima. Nei versi è ben visibile quell’ombelicalità con il
sentimento amoroso che diviene maestro, guru, spirito giuda
dell’emozioni e delle sensazioni di Antonietta che si lascia
comandare, afferrare e “manipolare” dall’impulso per poi
aprire in toto la mente e liberare i fremiti dell’amore che
divengono maestria e opulenza poetica. È una lirica aulica e
lineare; non sconfina nella banalità ma rimane fedele
all’onnipotenza del sentimento e della carne per divenire una
deliziosa stesura di emozioni e di passioni.
Condividi questo libro
Recensioni e articoli
Non ci sono ancora recensioni o articoli