Cose Garibaldine: 1907
Forse perchè era l'ultimo giorno di carnevale, aveva messo una cuffia nuova, i cui merletti candidi davano una dolce allegrezza alla sua faccia di nonna, cara a tante generazioni di scolari, passati per la Sapienza
di Pisa, sino agli ultimi che la videro morta nella
stanza della Misericordia in San Frediano, una notte
di quella primavera, che fu del 1865. Da quel banco
ascoltava i nostri discorsi sorridendo benevola, essa che aveva intesi quei del Guerrazzi, del Giusti, del MontaneUi giovinotti : sorrideva delle nostre th-ate al
carnevale, ai carri delle maschere, alla folla che non aveva badato a un povero fanciullo cencioso,
arrotato da un di quei carri. .
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