I beati anni del castigo (Gli Adelphi)

Un collegio femminile in Svizzera, nell’Appenzell. Un’atmosfera di idillio e cattività. Arriva una «nuova»: è bella, severa, perfetta, sembra che abbia già vissuto tutto. La protagonista – un’altra interna del collegio – si sente attratta da questa figura, che lascia intravedere qualcosa di quieto e terribile. E il terribile, a poco a poco, si scopre: è la terra di nessuno tra perfezione e follia. Lo stile limpido e nervoso, l’acutezza delle notazioni, l’intensità di questa storia fanno risuonare una corda segreta, quella che si nasconde nell’immaginario collegio da cui tutti siamo usciti. E ci lascia toccati da un’emozione rara, fra lo sconcerto, l’attrazione e il timore, come se al centro di un’aiuola ben curata vedessimo aprirsi una voragine.

Segnala o richiedi rimozione

Condividi questo libro

Recensioni e articoli

Aggiungi una recensione

Aggiungi un articolo

Non ci sono ancora recensioni o articoli

Altri libri di Fleur Jaeggy

Vite congetturali (Biblioteca minima)

Vite congetturali (Biblioteca minima) di Fleur Jaeggy Adelphi

Le esistenze di De Quincey, Keats e Schwob raccontate come tre minuscoli romanzi.

Proleterka (Gli Adelphi)

Proleterka (Gli Adelphi) di Fleur Jaeggy Adelphi

"Proleterka" è il nome di una nave. Attraccata a Venezia, aspetta di portare in Grecia un gruppo di rispettabili turisti di lingua tedesca. Gli ultimi a salire sono un signore che zoppica lievemente e sua figlia non ancora sedicenne. Fra padre e figlia c’è un’estraneità totale, e insieme un legame che risale a un tempo remoto e oscuro – e sembra precedere le loro esistenze. In quel viaggio, la ...

La paura del cielo (Gli Adelphi)

La paura del cielo (Gli Adelphi) di Fleur Jaeggy Adelphi

Sette storie oscuramente complici, rapide e scarne, che sembrano incise da un bulino. Un sottile terrore, un gelo segreto, una subdola propensione al delirio si annidano nei gesti e nei luoghi di questi racconti ironici e violenti. L’aria è ingannevole, appena mossa dal soffio del Föhn, il favonio, vento «dolcemente pericoloso» che inclina allo spleen e alla paura del cielo.

Sono il fratello di XX (Fabula)

Sono il fratello di XX (Fabula) di Fleur Jaeggy Adelphi

In uno di questi racconti si parla di una «calma violenta» – e subito si riconosce il timbro e il passo di una scrittrice per cui l’ossimoro è come l’aria che respira e un segno di riconoscimento, fin dal suo romanzo più famoso, "I beati anni del castigo". Di cui Iosif Brodskij scrisse che si incideva indelebilmente nella memoria. Non diverso l’effetto di queste storie, talvolta di una brevità ...