Se Giulio non cambia: Due storie che si incontrano
- Autore
- Domenico Barbaro
- Editore
- Gangemi Editore
- Pubblicazione
- 30/03/2015
- Categorie
Collana Scienze umane e sociali diretta da Salvatore Iannizzi
Il romanzo “Se Giulio non cambia…” intreccia la storia molisana di Giulio e della sua famiglia con la storia calabroaspromontana dell'Autore bambino e della sua famiglia. Sullo sfondo una sottile analisi sociologica dell'ambiente antropologico dell'Aspromonte degli anni cinquanta e sessanta del secolo appena trascorso e quella del comprensorio montano del Matese e delle Mainarde ricadente nella provincia di Isernia, la Pentria dell'antico popolo dei Sanniti. Si attua cosí, spontaneamente, un ideale gemellaggio tra Calabria e Molise, tra due mondi rurali assai simili pure nei valori familiari e nelle tradizioni sociali, ma anche nelle involuzioni di un falso progresso consumistico-tecnologico che espone, specialmente i giovani, ai pericoli delle devianze mortali.
“Se Giulio non cambia…” si legge tutto d'un fiato, con picchi di commozione che possono portare a vere e proprie lacrime, e ci spinge ad interrogarci sulle nostre responsabilità personali in un siffatto contesto. La lettura di queste pagine è fortemente consigliata nelle scuole, nelle parrocchie, nelle associazioni, ma soprattutto nelle famiglie e nelle altre istituzioni pure come incisivo momento di “pedagogia sociale”.
Possiamo ben dire che questo romanzo è il libro “Cuore” del contrasto alle tossicodipendenze. Ed è, comunque, una storia che apre decisamente alla speranza.
DOMENICO LANCIANO, giornalista
DOMENICO BARBARO, calabrese, nato a Platí, ha lasciato ben presto il suo paese di origine per gli studi superiori. Ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia all'Università di Roma e successivamente si è specializzato in Psichiatria all'Università di Napoli. Vive e lavora a Isernia dove da più di 30 anni svolge attività di psichiatria clinica e psicoterapia.
Per circa un ventennio ha diretto il Servizio Tossicodipendenze di Isernia e Venafro dedicandosi pienamente, nei primi anni, alla prevenzione e al trattamento del disagio giovanile. All'interno del mondo scolastico ha partecipato come formatore a numerosi corsi dedicati all'aggiornamento dei docenti, oltre a svolgere il ruolo di consulente nei CIC degli Istituti superiori. Ha fatto parte della Consulta Nazionale delle tossicodipendenze istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Autore di un libro intitolato Da un capodanno all'altro – storie di droga in provincia in cui ha descritto l'evoluzione del fenomeno in una realtà periferica, e di numerosi articoli giornalistici sul fenomeno della devianza giovanile e sulle trasformazioni generazionali nella cultura inquieta, e spesso inquietante, del nostro tempo.
Il romanzo “Se Giulio non cambia…” intreccia la storia molisana di Giulio e della sua famiglia con la storia calabroaspromontana dell'Autore bambino e della sua famiglia. Sullo sfondo una sottile analisi sociologica dell'ambiente antropologico dell'Aspromonte degli anni cinquanta e sessanta del secolo appena trascorso e quella del comprensorio montano del Matese e delle Mainarde ricadente nella provincia di Isernia, la Pentria dell'antico popolo dei Sanniti. Si attua cosí, spontaneamente, un ideale gemellaggio tra Calabria e Molise, tra due mondi rurali assai simili pure nei valori familiari e nelle tradizioni sociali, ma anche nelle involuzioni di un falso progresso consumistico-tecnologico che espone, specialmente i giovani, ai pericoli delle devianze mortali.
“Se Giulio non cambia…” si legge tutto d'un fiato, con picchi di commozione che possono portare a vere e proprie lacrime, e ci spinge ad interrogarci sulle nostre responsabilità personali in un siffatto contesto. La lettura di queste pagine è fortemente consigliata nelle scuole, nelle parrocchie, nelle associazioni, ma soprattutto nelle famiglie e nelle altre istituzioni pure come incisivo momento di “pedagogia sociale”.
Possiamo ben dire che questo romanzo è il libro “Cuore” del contrasto alle tossicodipendenze. Ed è, comunque, una storia che apre decisamente alla speranza.
DOMENICO LANCIANO, giornalista
DOMENICO BARBARO, calabrese, nato a Platí, ha lasciato ben presto il suo paese di origine per gli studi superiori. Ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia all'Università di Roma e successivamente si è specializzato in Psichiatria all'Università di Napoli. Vive e lavora a Isernia dove da più di 30 anni svolge attività di psichiatria clinica e psicoterapia.
Per circa un ventennio ha diretto il Servizio Tossicodipendenze di Isernia e Venafro dedicandosi pienamente, nei primi anni, alla prevenzione e al trattamento del disagio giovanile. All'interno del mondo scolastico ha partecipato come formatore a numerosi corsi dedicati all'aggiornamento dei docenti, oltre a svolgere il ruolo di consulente nei CIC degli Istituti superiori. Ha fatto parte della Consulta Nazionale delle tossicodipendenze istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Autore di un libro intitolato Da un capodanno all'altro – storie di droga in provincia in cui ha descritto l'evoluzione del fenomeno in una realtà periferica, e di numerosi articoli giornalistici sul fenomeno della devianza giovanile e sulle trasformazioni generazionali nella cultura inquieta, e spesso inquietante, del nostro tempo.
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