La Vega '78 (contados)
- Autore
- Arnaldo Affricani
- Editore
- NOR
- Pubblicazione
- 26/03/2015
- Categorie
"La Vega ‘78" è un esilarante mix di microstorie ambientate nella periferia cittadina che sperimenta la transizione dalla vocazione agricola e quella industriale e residenziale. Tra un ’68 giunto in ritardo, e lo stragismo delle BR, i personaggi ai quali l’autore dà voce inscenano una Spoon River locale dove però sono i vivi a rievocare un’adolescenza vissuta tra il degrado della periferia (dove abitano is allegronis), e la nuova piccola borghesia (abitante nei nuovi palazzi), e il conflitto tra lo slang dialettale simbolo di subalternità e l’italiano sardizzato degli emancipandi. La narrazione è localizzata in una terra di mezzo (il campo di giochi sterrato), stretta tra il manicomio e il carcere (le istituzioni totali), e il nuovo polo universitario (situato sopra le preziose evidenze archeologiche protonuragiche che avrebbe dovuto valorizzare per statuto). Al centro, il mondiale argentino del 1978, vero e proprio leit-motiv della narrazione, diviso fra cronache pallonare e tragedia dei desaparecidos, le implicazioni filosofiche involontarie tratte, come luoghi della morale, dalle veridiche storie dei protagonisti, e le interconnessioni tra microstorie e macro-Storia.
Ironico, e a tratti struggente, "La Vega ‘78" oscilla tra comprensione sociologica e senso della nostalgia per ritrovare nelle pieghe di un quartiere cagliaritano spaccati di umanità vera che nessuno finora aveva narrato. E se si chiede all’autore di svelare le vere identità dei protagonisti, vi dirà che la voce narrante ha il dovere della pietas, ma che tanto più le storie sembrano romanzate, tanto più esse sono vere.
Ironico, e a tratti struggente, "La Vega ‘78" oscilla tra comprensione sociologica e senso della nostalgia per ritrovare nelle pieghe di un quartiere cagliaritano spaccati di umanità vera che nessuno finora aveva narrato. E se si chiede all’autore di svelare le vere identità dei protagonisti, vi dirà che la voce narrante ha il dovere della pietas, ma che tanto più le storie sembrano romanzate, tanto più esse sono vere.
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