I corruttori

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I corruttori
Autore
Jorge Zepeda Patterson
Editore
MONDADORI
Pubblicazione
20/01/2015
Categorie
Città del Messico. Pamela Dosantos, stella del cinema nazionale, mostra le gambe al suo carnefice nel disperato tentativo di sedurlo. Quelle gambe che le avevano permesso di diventare l'amante dei politici più influenti del paese e di raggiungere i vertici del successo magari possono tirarla fuori anche da quella situazione... Purtroppo, fa tragicamente in tempo ad accorgersi che è stata solo una vana speranza... Tomás Arizmendi è un giornalista dal passato glorioso che ha ormai perso la passione per il suo lavoro. Quando si trova a scrivere sulla morte della Dosantos lo fa distrattamente, senza preoccuparsi di verificare un dettaglio recuperato all'ultimo momento. Non si rende conto però che, nella sua ricostruzione, il luogo in cui sarebbe stato ritrovato il cadavere è situato a pochi metri dalla casa di Augusto Salazar, l'uomo più temibile del governo e braccio destro del presidente. È evidente che Tomás è stato manipolato e ora è in serio pericolo... In suo aiuto corrono senza esitazione gli amici dell'infanzia: Jaime, agente dei servizi segreti, Mario, professore universitario, e Amelia (della quale Jaime e Tomás erano segretamente innamorati), capo del partito di opposizione. Nonostante siano passati molti anni da quando Los Azules condividevano utopie e passioni, nessuno di loro ha dimenticato il legame profondo che li ha sempre uniti. Insieme cercano di scoprire la verità sull'assassinio dell'attrice, ma presto si accorgono di avere a che fare con una rete fittissima di corruzione, un'entità viscosa che si è insinuata in tutti i livelli della società. Tra giochi di potere, intrighi, bilanci esistenziali, scontri violenti fra chi guarda alla politica con un barlume di fiducia e chi soltanto con spietato realismo, la posta in gioco per Los Azules è altissima: non devono solo cercare di salvare ciò che resta degli ideali, ma anche le loro stesse vite... Dopo vent'anni di giornalismo, Jorge Zepeda approda alla letteratura per poter finalmente dire ciò che, per non violare la deontologia professionale, non aveva mai potuto raccontare: ambizioni inconfessabili, omicidi realizzati da professionisti senza scrupoli, guerre selvagge tra narcotrafficanti. Ne scaturisce un feroce ritratto dei mali del nostro tempo, una lucida e amara resa dei conti sull'amicizia, il tradimento, il valore della democrazia, l'etica del giornalismo e la libertà di informazione, sullo sfondo di una politica che è messicana ma potrebbe essere di qualsiasi altro paese.

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