Gli amanti di vico san Severino: I delitti del barbiere (Narrativa tea)
- Autore
- Nicola Manzò
- Editore
- Tea
- Pubblicazione
- 14/06/2014
- Valutazione
- 1
- Categorie
Natale è alle porte e ha in serbo un biglietto Milano-Napoli di sola andata per il commissario Alfredo Renzi, padano doc, quarant’anni suonati da un pezzo. Ma Napoli gli riserva un benvenuto poco invitante: due giovani amanti trucidati nel loro letto. Catapultato in una città sconosciuta, alla testa di una squadra di uomini dei quali ancora non ricorda neppure il nome, il commissario Renzi ha per le mani un caso che scuote l’opinione pubblica, e non sa davvero da dove cominciare. Ecco perché decide che la prima cosa da fare è senza dubbio… andare dal barbiere. Si sa, seduti sulle poltrone dei barbieri si scoprono più cose e si conoscono più persone che in qualsiasi altro luogo. E nella barberia di Ettore, infatti, Renzi conoscerà personaggi incredibili, che si riveleranno essenziali per le sue indagini: come Pierino, il ragazzo di bottega, settant’anni suonati da un pezzo, e il gobbo Tatillo, detto Gùgol, motore di ricerca di internos, la rete dei vicoli; o come Enza la Ribelle, al secolo Vincenzo Mazzella, trans dal cuore tenero e sensibile, e zia Mariuccia, l’indovina, che con le sue carte è in grado di vedere tutte ‘e ccose. Ed è grazie a questa straordinaria umanità che il nordico e compassato Renzi non solo si troverà presto come in una nuova grande famiglia, ma arriverà a risolvere brillantemente, anche se un po’ fortuitamente, il complicato caso degli amanti di vico San Severino…
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Recensioni e articoli
Gli amanti di vico San Severino, delitti fra i vicoli di Napoli — RecensioniLibri.org
Un romanzo entusiasmante, di una napoletanità totale, travolgente, intelligente. Alla Eduardo, leggera e mai greve, ricca di una maturità che viene da secoli di civiltà cittadina. Napoli è una capitale, Napoli è storia. Tanta storia, anche questa storia, che comincia nel 37 a.C. e finisce nel 2006, passando per il 1943. Romani, Parti, Ebrei, Tedeschi, oltre ai partenopei naturalmente e ad un commissario. Di cognome fa Renzi, ma non è... Leggi tutta la recensione
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