Sovvertimento dei sensi

Nella Berlino di inizio Novecento, il giovane Roland vive incurante del futuro, perso in un turbine di dissoluzione e oblio. Fino a quando suo padre, preoccupato per lui, decide di iscriverlo alla piccola università di una sonnolenta città di provincia. Qui Roland, suo malgrado, si appassiona alle lezioni di un rispettabile e affascinante docente di letteratura.
Il rapimento per lo studio e per la conoscenza presto si trasforma in travolgente infatuazione. Il professore accoglie benevolmente il giovane e tra i due si sviluppa un rapporto intimo e amichevole, ma anche profondamente contraddittorio, sconvolto dagli improvvisi cambi d’umore dell'uomo che sempre più spesso ripudia il suo protetto. Roland non comprende il motivo di questa «confusione dei sentimenti» che, presto, diventa un doloroso tormento interiore. Ne capirà il motivo solo all’indomani di una sconcertante rivelazione del suo mentore.
Nostalgico ritratto dell’amicizia e dell’amore, «Sovvertimento dei sensi» (1927) è un capolavoro di indagine psicologica, un audace racconto della sofferenza causata dallo scontro tra passione e morale. Non a caso Sigmund Freud lo definì un «libro fondamentale per comprendere l’animo umano».

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