La signora Dalloway

Opera in gran parte autobiografica, pubblicata nel 1925, ha come protagonista Clarissa Dalloway, una donna bella, nobile e snob e si svolge nell’arco temporale di una giornata di giugno, in cui ella ha stabilito di dare un party con alcuni amici di famiglia.

Attraverso lo stream of cosciousness, una sorta di monologo interiore che rispecchia il flusso spontaneo, asintattico dei pensieri, l’autrice ci presenta i caratteri dei vari personaggi e le loro storie, procedendo per improvvise associazioni di idee che riportano alla mente della protagonista sporadici frammenti di passato.

L’intera società inglese, dalla borghesia, alla nobiltà ai poveri e agli emarginati, scorre così innanzi al lettore, con tutti i pregi e i difetti, di cui Clarissa è il prodotto perfetto.



Pensieri e sentimenti seguono il flusso disordinato e spontaneo della coscienza: ne consegue una dimensione del tutto particolare del tempo,che non è quello esterno, costituito da una serie di momenti disposti in una sequenza cronologica, ma quella dell’interiorità: ricordi del passato,sensazioni del presente, proiezioni verso il futuro si mescolano in un inestricabile amalgama.



Virginia Woolf ( 1882-1941) costituisce una della più significative autrici del panorama inglese del Novecento. Tra le sue opere, si ricordano La stanza di Jacob (1922); Al Faro (1927) e Orlando (1928).

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