Un mondo sinistro (Biblioteca Adelphi)

Compra su Amazon

Un mondo sinistro (Biblioteca Adelphi)
Autore
Vladimir Nabokov
Editore
Adelphi
Pubblicazione
16/10/2013
Categorie
In un oscuro paese dell’Europa orientale – i cui abitanti parlano ora tedesco ora russo ora una lingua che non coincide con nessuna di quelle esistenti – un filosofo quarantenne, Adam Krug, siede annichilito nell'ospedale dove è appena spirata l’amatissima moglie Olga. Krug è una celebrità internazionale, l’unica che possa vantare il piccolo Stato retto dal regime poliziesco di Paduk, fondatore del Partito dell’Uomo Comune, che propugna una dottrina violenta basata sull'uniformità spirituale degli abitanti. Per consolidare la sua rispettabilità, il dittatore ha bisogno dell’appoggio di Krug, ma lo studioso oppone subito il più reciso rifiuto, in nome dei suoi princìpi e della libertà di coscienza. Accecato dal dolore per la perdita di Olga, e troppo confidente nella propria fama, Krug non si preoccupa però dell’incolumità sua e del figlioletto. E quando quest’ultimo, per un odioso ricatto, finirà nelle spire del ripugnante Paduk, il filosofo sarà spinto, al termine di un crescendo drammatico, a un gesto estremo. Concepito nel 1941 e portato a termine tra il 1945 e il 1946, "Un mondo sinistro" è, insieme a "Invito a una decapitazione", il romanzo più politico di Nabokov. E lo percorre una vena profondamente etica: la difesa dello spirito individuale, della sua libertà creativa, non solo contro ogni forma di dittatura, ma anche contro l’oppressione della società in genere – e contro il principio che sancisce la supremazia del bene collettivo a scapito del singolo.

Segnala o richiedi rimozione

Condividi questo libro

Recensioni e articoli

Aggiungi una recensione

Aggiungi un articolo

Non ci sono ancora recensioni o articoli

Altri libri di Vladimir Nabokov

Una risata nel buio

Una risata nel buio di Vladimir Nabokov Adelphi

«C’era una volta un uomo che si chiamava Albinus, il quale viveva in Germania, a Berlino. Era ricco, rispettabile, felice; un giorno lasciò la moglie per un'amante giovane; l'amò; non ne fu riamato; e la sua vita finì nel peggiore dei modi». È probabile che il lettore di oggi, aprendo "Una risata nel buio" e leggendone le prime righe, abbia la stessa reazione del suo editore americano nel 1938...

Lolita (Gli Adelphi Vol. 103)

Lolita (Gli Adelphi Vol. 103) di Vladimir Nabokov

Sarebbe difficile, per chi non ne è stato testimone, immaginare oggi la violenza dello scandalo internazionale, per oltraggiata pruderie, che "Lolita" provocò al suo apparire nel 1955. E tale è l’abitudine alla sciocca regola secondo cui ciò che fa chiasso è inevitabilmente sprovvisto di una durevole qualità letteraria, tanta era allora l’ignoranza dell’opera di Nabokov che solo pochi capirono...

La veneziana: e altri racconti (Biblioteca Adelphi)

La veneziana: e altri racconti (Biblioteca Adelphi) di Vladimir Nabokov Adelphi

"La veneziana" comprende una sequenza di racconti scritti in russo da Nabokov, quasi tutti fra il 1923 e il 1925. È questo il periodo che rimane in gran parte da scoprire della sua opera (fino a tempi molto recenti quattro di questi racconti, incluso "La veneziana", erano inediti anche in russo, mentre tutti lo sono per l’Italia). Qui Nabokov si mostra già maturo e gioca su mutevoli scenari: la...

L'originale di Laura (Biblioteca Adelphi)

L'originale di Laura (Biblioteca Adelphi) di Vladimir Nabokov Adelphi

Vede finalmente la luce, a poco più di trent’anni dalla scomparsa di Vladimir Nabokov, il suo ultimo romanzo incompiuto, a lungo oggetto di insaziabile curiosità da parte di lettori e critici. Sentendo avvicinarsi la fine, nel 1977 lo scrittore raccomandò alla moglie di distruggere le 138 schede manoscritte cui era affidata la prima stesura dell’"Originale di Laura" qualora non fosse riuscito a...

Intransigenze (Biblioteca Adelphi)

Intransigenze (Biblioteca Adelphi) di Vladimir Nabokov Adelphi

Nabokov aborriva le interviste. Eppure, soprattutto quando diventò una celebrità, dovette subirne alcune. Ma il lavoro di quei malcapitati giornalisti si trasformava in puro pretesto per una strepitosa reinvenzione con cui egli si proponeva innanzitutto di cancellare «ogni traccia di spontaneità, ogni parvenza di effettiva conversazione». Il risultato fu una sorta di concrezione madreporica, ...

Parla, ricordo (Biblioteca Adelphi)

Parla, ricordo (Biblioteca Adelphi) di Vladimir Nabokov Adelphi

Con la «singolare nitidezza» di qualcosa che si vede dall’altro capo di un telescopio, minuscolo ma provvisto dello smalto allucinatorio di una decalcomania, Nabokov ha lasciato affiorare dalle pagine di questo libro la sua fanciullezza nella «Russia leggendaria» precedente alla rivoluzione, troppo perfetta e troppo felice per non essere condannata a un dileguamento istantaneo e totale, ...