Maestri lungo la strada

Napoli-Milano-Napoli. E poi lo sbarco in Sardegna. Sono altre pagine letterarie, scritte con la raffinatezza degli scrittori-viaggiatori del Novecento. Pian piano, anno dopo anno, Spagnuolo conosce le scuole “di dentro”. Ma può fare raffronti. Sentite: “A Milano la mia salute mentale fu preservata grazie all’entusiasmo che mettevo nel lavoro ma anche grazie alla presenza di vecchi amici napoletani. A Orroli invece il caso volle che le mie classi fossero formate da ragazzi provvisti di una sensibilità fuori dal comune. Essi compresero subito il mio disagio…” […] No. Non è il libro Cuore. Con le difficoltà del pendolarismo dei “maestri lungo la strada”, c’è l’insegnamento a Desulo, a Tonara. Qui arriva – e parla con gli studenti – Piero Terracina (lager nazisti). In questi paesi si deve parlare di legalità. Ed ecco le figure dei giudici Falcone e Borsellino. E poi insieme ospiti, studenti e insegnanti. Si crea comunità, intesa, feeling, è scuola viva. Anche quando capiti nella 3ªH del Professionale per l’agricoltura di Sorgono Un libro che va letto. Dai ragazzi (che anche da queste pagine impareranno molto) e dagli insegnanti. Soprattutto dovrebbe essere letto da quella che si chiama classe dirigente (che non legge. E i risultati si sono visti anche di recente e si vedono).Dalla prefazione di Giacomo Mameli

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