Racconti randagi

Racconti randagi è una breve raccolta di quindici elaborati il cui unico filo conduttore è quello di un linguaggio snello e immediato che servendosi dell’ironia racconta storie sia vere sia frutto della fantasia con la capacità di strappare qualche sorriso, seppur amaro, anche quando descrive il dolore. Tra i racconti: La fidanzata di papà parla di un bambino che alla fine degli anni 50 si ritrova a spiare l’adultero padre in un’ambientazione dai toni noir e finisce per fare una scoperta davvero sensazionale. La stanza descrive l’esperienza tragicomica di un uomo all’interno della cella d’isolamento di un vecchio manicomio. Il ferro da stiro racconta la visita di un assicuratore all’interno di uno sfasciacarrozze e l’incontro grottesco con il bizzarro custode. Il cane e la cassetta degli attrezzi è uno sguardo ironico rivolto al mondo dei neolaureati in cerca d’impiego attraverso il racconto di alcuni brevi colloqui tanto incredibili da sembrare inventati. Un “vecchio”… ricordo è l’avventura erotica che l’anziano protagonista vive ripescandola da un lontanissimo passato. La carezza e L'assurdo dolore sono due “cartoline dal cancro”. Il tentativo di rappresentare una personale emozione attraverso i racconti, simili ad istantanee di due episodi realmente accaduti. Sognando la finale è il più lungo dei racconti presenti in questa raccolta e ci accompagna nel dramma di un uomo che cerca ristoro nella vendetta. Una storia thriller dai contorni quasi psicotici che finisce come davvero non ci si può aspettare.

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