Luna di miele con nostalgia
- Autore
- Molly Antopol
- Editore
- Bollati Boringhieri
- Pubblicazione
- 12/02/2015
- Categorie
Luna di miele con nostalgia è un viaggio di esplorazione nell’anima di personaggi plasmati dalle forze della Storia: dire che un padre assente, già dissidente nella Praga comunista, si spaventa all’idea che la figlia possa svelare i suoi lati peggiori in una pièce teatrale che le è stata commissionata, non rende la ricchezza di contenuti di «L’uomo più silenzioso»; o che in «Luna di miele con nostalgia» il protagonista, innamorato di una emigrata ucraina, si accorge di quanto gli manchi una consapevolezza delle proprie origini proprio durante la luna di miele, non basta a trasmettere il senso di smarrimento che prova anche il lettore.
Il talento di Molly Antopol consiste proprio nel comunicare a chi legge questi racconti le emozioni dei vari personaggi, anche quando sono lontanissimi dall’esperienza personale, dal mondo in cui si vive, dai problemi che si affrontano quotidianamente. È raro provare una simile sensazione di risveglio alle cose difficili, spesso orribili del mondo contemporaneo, quelle che si è tentati di dare per scontate. Da Israele all’Ucraina, dal maccartismo alle purghe sovietiche, alla Seconda guerra mondiale, da Boston a Gerusalemme, da Brooklyn a Los Angeles, l’autrice racconta storie che si leggono avidamente, sospesi nell’attesa. La rivelazione arriva nelle ultime righe, come succede nei racconti della premio Nobel Alice Munro. Il paragone non è esagerato: la Antopol riesce, in racconti brevi ma ricchissimi di trama, veri e propri romanzi in miniatura, a trasmettere concetti non semplici e insieme a suscitare sorpresa ed empatia. Chi legge abitualmente racconti sa che quelli di valore, quelli dei grandi autori, restano in mente a lungo, non diversamente dalle trame dei romanzi più famosi, e succede anche con questi. Molti scrittori di cultura ebraica sono maestri della forma breve, ma Antopol li eguaglia solo per lo straordinario talento: anche se le ambientazioni e i personaggi appartengono proprio a questa cultura, il modo in cui l’autrice li racconta ha tutta la freschezza della migliore letteratura contemporanea di qualunque origine, credo o cultura.
Il talento di Molly Antopol consiste proprio nel comunicare a chi legge questi racconti le emozioni dei vari personaggi, anche quando sono lontanissimi dall’esperienza personale, dal mondo in cui si vive, dai problemi che si affrontano quotidianamente. È raro provare una simile sensazione di risveglio alle cose difficili, spesso orribili del mondo contemporaneo, quelle che si è tentati di dare per scontate. Da Israele all’Ucraina, dal maccartismo alle purghe sovietiche, alla Seconda guerra mondiale, da Boston a Gerusalemme, da Brooklyn a Los Angeles, l’autrice racconta storie che si leggono avidamente, sospesi nell’attesa. La rivelazione arriva nelle ultime righe, come succede nei racconti della premio Nobel Alice Munro. Il paragone non è esagerato: la Antopol riesce, in racconti brevi ma ricchissimi di trama, veri e propri romanzi in miniatura, a trasmettere concetti non semplici e insieme a suscitare sorpresa ed empatia. Chi legge abitualmente racconti sa che quelli di valore, quelli dei grandi autori, restano in mente a lungo, non diversamente dalle trame dei romanzi più famosi, e succede anche con questi. Molti scrittori di cultura ebraica sono maestri della forma breve, ma Antopol li eguaglia solo per lo straordinario talento: anche se le ambientazioni e i personaggi appartengono proprio a questa cultura, il modo in cui l’autrice li racconta ha tutta la freschezza della migliore letteratura contemporanea di qualunque origine, credo o cultura.
Condividi questo libro
Recensioni e articoli
Non ci sono ancora recensioni o articoli