Anomalie (I grandi tascabili Vol. 1293)

Undici racconti su altrettante situazioni estreme, sempre anomale, anche quando partono da premesse lontanissime: un gruppo di ragazzi che gioca una partita di pallacanestro a Sarajevo; le ultime memorie di un cecchino; un insegnante che decide di sigillarsi gli occhi con il nastro adesivo per comprendere fino in fondo le sensazioni della studentessa cieca di cui è innamorato; quattro amici che fanno del loro essere perbene, senza vizi, la più tremenda delle perversioni. Un libro di cui è facile riconoscere, anche a distanza di diciassette anni dalla sua prima uscita, una continuità di progetto e di stile con La sposa.

Segnala o richiedi rimozione

Condividi questo libro

Recensioni e articoli

Aggiungi una recensione

Aggiungi un articolo

Mangialibri

AnomalieMangialibri

Un poeta diciannovenne, tra il 1998 e il 1999, affronta, “nel tempo d’un mondo malvagio”, l’angoscia e l’oscurità in cui si librano i propri demoni, mentre sta per nascere il sole del nuovo millennio, con le incertezze e i dubbi che accompagnano ogni novità. Nella notte del XX secolo, si intravedono figure inquietanti ( “Ridde di mostri penitenti/pulsano attorno ad un Leggi tutta la recensione

Registrati o Accedi per commentare.

Altri libri di Mauro Covacich

La città interiore

La città interiore di Mauro Covacich La nave di Teseo

“Il bambino è diretto al Borgo Teresiano, vicino alla chiesa con la cupola blu, vicino al Canale, vicino alle bancarelle di Ponterosso. Sa dov’è. A sette anni si muove in città come un migratore lungo le rotte celesti. Non conosce i nomi delle vie, segue riferimenti emotivi, talvolta geometrici, i colori delle insegne, le fughe di luce verso la marina, i volumi dei pieni e dei vuoti tra i ...

Storia di pazzi e di normali

Storia di pazzi e di normali di Mauro Covacich Editori Laterza

«Erica e Mario sono due pazzi, penso. Sono pazzi come tutti quelli che, un po’ ovunque nella città, vengono riconosciuti come gente da manicomio. Pazzi che vivono di diritto negli stessi ambienti urbani della gente normale. Ma che tipo di convivenza è questa tra normali e pazzi? Com’è, dov’è il luogo della loro differenza?» «Questo libro è uscito per la prima volta nel 1993, è il mio primo ...