Ragazzo della Bovisa

Tra la Milano buia dei rifugi del 1943 e la Milano luminosa dei balli nei cortili del 1945, passando per le strade di periferia, il borgo contadino di Treviglio e una colonia estiva sul Lago Maggiore, in queste pagine Ermanno Olmi racconta la vita di un ragazzo lombardo che molto gli somiglia, rievocando gli anni del passaggio dall'infanzia all'adolescenza, segnati dalle amicizie di quartiere, le inquietudini del periodo bellico, l'ardore e il tremore dei primi amori, il dolore per la morte del padre, le incursioni al luna park, le prime malizie consumate nei cinemini di periferia. Con uno stile che alterna folgoranti accensioni liriche a disincantate sfumature ironiche, Olmi ricostruisce un perfetto quadro d'epoca, tra scorci d'ambiente e gustosi aneddoti, dando vita a una piccola commedia umana del Novecento milanese, un romanzo intenso, vibrante, bellissimo, in cui la grande Storia si intreccia e diventa tutt'uno con le piccole storie degli uomini.

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