Quello che non ti ho detto

Le parole non dette rivelano molto di più di quelle che si sceglie di pronunciare. Mondi diversi, incubi o sogni, gesti mancati, scelte ancora inesplorate, felicità senza voce sono i sottili confini attorno a cui si muovono queste brevi narrazioni. Sorta di dialoghi mancati in cui la voce narrante si rivolge all'ipotetico interlocutore rivelando i sentimenti più segreti, le sfumature e la forza delle sensazioni più vive. Amanti, figli, genitori, bambini ma anche luoghi e paesaggi mettono in moto le storie che si aprono tutte con la medesima frase: Non ti ho detto. Non ti ho detto che mi hai commossa, non ti ho detto che ti amo, non ti ho detto che non capisco, non ti ho detto che sono brutta... Un ritornello che ritma e lega tra loro racconti molto diversi per ambientazione e per intensità. Così un ragazzo si rivolge all'amico, un vecchio al nipote, una amante all'amato, una signora al mendicante incontrato sulla via di casa, una moglie alla casa che l'aspetta. Sono voci che non prevedono una risposta ma che definiscono e includono l'altro nel loro stesso monologare.Attraverso una scrittura stringata ed essenziale, in ogni storia si rivelano altre vite possibili, occasioni perdute, fortunate coincidenze.

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