Per un battito di ciglia

C’è stato un tempo in cui dalla pianura friulana e persino dal Veneto partivano alla volta di Trava di Lauco comitive con strani fagotti. Come mai quelle comitive affrontavano dei viaggi al tempo così lunghi e insidiosi ? Allora s’era sparsa voce - la credenza ebbe inizio nel Seicento e durò fino a Settecento avanzato - che il Santuario di Trava avesse strani poteri. Si diceva che se un nascituro moriva prima di ricevere il sacramento del battesimo sarebbe finito nel limbo. Se però si portava il corpicino privo di vita del nascituro al Santuario di Trava, il bimbo resuscitava giusto il tempo per poter essere battezzato, Prendendo spunto da questa suggestiva pagina di storia locale, Raffaella Cargnelutti ha scritto il racconto “Per un battito di ciglia”, con il quale ha vinto il secondo premio al concorso letterario Leggimontagna 2010. sezione inediti.

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