Occhio di capra (Piccola biblioteca Adelphi)

«Forse è a questa storia minima che io debbo l’attenzione che ho sempre avuto per la grande» scriveva Sciascia a proposito di questo libro. Pubblicato nel 1984 e qui riproposto con l’aggiunta di altre voci, che Sciascia aveva accumulato negli ultimi anni, "Occhio di capra" è forse la più agile e acuta introduzione alla civiltà siciliana che possiamo leggere. Il fondo è il più ricco e misterioso: la lingua. E Sciascia la indaga amorosamente, riconoscendo nei più bizzarri modi di dire la concrezione di interi racconti, di oscure intuizioni metafisiche, di temi favolistici. Così è nato questo libro, che Sciascia intendeva anche come omaggio, derivante quasi da un eccesso di conoscenza («Ho detto che mi pare di conoscere il paese anche nei suoi silenzi»), a Racalmuto, a quell’«isola nell’isola» dove «si ama più tacere che parlare» e perciò «quando si parla si sa essere precisi, affilati, acuti ed arguti».

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Dalle parti degli infedeli (Piccola biblioteca Adelphi) di Leonardo Sciascia Adelphi

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Porte aperte (Fabula) di Leonardo Sciascia Adelphi

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La strega e il capitano (Fabula) di Leonardo Sciascia Adelphi

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Nero su nero (Biblioteca Adelphi) di Leonardo Sciascia Adelphi

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1912 + 1 (Fabula)

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8 novembre 1913: la contessa Maria Tiepolo, moglie del capitano Carlo Ferruccio Oggioni, uccide l’attendente del marito, il bersagliere Quintilio Polimanti. Per qualche giorno l’Italia si distoglie da altri pensieri per concentrarsi sulla contessa, che i giornali definiscono subito «bellissima», mentre descrivono il Polimanti come «bel giovane, alto, capelli biondi e ricciuti». Poi la vicenda ...