La crisi delle certezze e dei canoni comportamentali in: "CANDIDA" di George Bernard Shaw
S.B.
«Spesso il vero “furfante” delle opere di Shaw non è un personaggio ma il pubblico. Il pubblico infatti -ossia lo spettatore medio- rappresenta quella società superficiale, soddisfatta, sentimentale, che per Shaw era responsabile di tanto male, tante aberrazioni, tante sofferenze. I lettori dei “gialli” si sono chiesti talvolta se non sia possibile scrivere racconti polizieschi nei quali il colpevole risulti essere, alla fine, il lettore stesso. Shaw si avvicina molto a una soluzione del genere, facendo del pubblico il vero “furfante” dell’opera».
David Daiches
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