Cioccolata a colazione

Dopo il divorzio dei genitori, la quindicenne Courtney Farrell vive tra Manhattan, dove lavora il padre, e Hollywood, dove la madre, attrice in declino, cerca nuova fama. I suoi amici, uno dopo l'altro, vengono espulsi da Yale e da Harvard, mentre la disinvolta e sensuale compagna di scuola, Janet, va incontro a un tragico destino. Cioccolata a colazione, «il libro di una ragazza, ma non per le ragazze», uscì nel 1956, opera prima di un'autrice diciottenne in cui la critica vide la risposta americana alla Sagan di Bonjour tristesse. Dirompente e disincantato, ma anche testimonianza dell'eterno lato fragile e sognante dell'adolescenza femminile, il romanzo scandalizzò l'America rivelando la disperata solitudine nascosta dietro la vita nei collegi per ragazze di ottima famiglia e la sua scintillante mondanità, e affrontando argomenti tabù come omosessualità, abuso di alcol e suicidio giovanile. La denuncia espressa dalla Moore con irruente sincerità e indiscutibile talento di scrittura conquistò immediatamente l'Europa; tradotto in numerose lingue, oggetto in Italia di un processo per oscenità, il romanzo per la prima volta viene qui proposto secondo il testo dell'edizione americana.

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