Forse cercavi

Filippo ha una laurea, un lavoro malpagato e troppe notifiche inutili su Facebook. Mentre beve aperitivi e parla su Skype con il fratello, cerca su Google il modo più sicuro per suicidarsi. Ma quando ha già appeso la corda al soffitto, vede un barattolo di Nutella sullo scaffale e pensa di mangiarselo tutto con un cucchiaio da minestra. Ispirato da questo ultimo momento di libertà, decide di posticipare la data del suo suicidio di dieci giorni esatti. E di vivere questo tempo come non ha mai fatto finora, facendo semplicemente quello di cui ha davvero voglia, come se non ci fosse un domani. Saranno giorni di sesso, droga e blablacar, assieme a un amico col progetto di fare un reportage fotografico sul relitto della Concordia e una ragazza di cui conosce solo il nickname (Sara Perchettiàmo). In un'Italia addormentata, il protagonista è una scheggia imprevedibile, perché vive senza preoccuparsi del futuro, senza progetti, senza niente da perdere. Forse cercavi è una commedia tragica scritta da tre ragazzi under 30 che riescono a rappresentare il linguaggio, anche attraverso arguti dialoghi in Whatsapp che proseguono per pagine e pagine, e i sentimenti profondi della loro generazione. Un romanzo in cui, forse per la prima volta, il web, le chat e i social network non sono semplici comparse, ma l'ambiente stesso in cui i personaggi vivono, soffrono, si amano.

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