Impressioni d'America

Example in this ebook



CAPITOLO I.

A bordo della Bretagne.



Alle dieci della mattina il grande bastimento si stacca dal Dock e move lentamente rasentando i muraglioni bianchi del porto: scricchiola quasi compresso nella stretta di un ponte girante e procede cauteloso nei bacini senza dar fumo nè fischi, la macchina inerte, tirato a rimorchio da un vaporetto a prua, tenuto a segno da un altro vaporetto a poppa. Nell'ultimo bacino largo e fondo, i rimorchiatori ristanno e si sciolgono: una scossa, un fischio rauco, un colpo di cannone, qualche gridolino di donne impaurite ed eccoci al mare. È una giornata chiara e variabile d'Ottobre; è già piovuto due volte da nuvole fuggenti veloci verso la terra, ma è vento alto che non tocca l'acqua. Il mare lucente, ondeggia largo senza rompersi mai. I passeggieri dato una sguardo di saluto alla malinconica collina dell'Havre, ed un'occhiata interrogatrice al cielo, scendono a prendere possesso delle cabine e ad allogarvi le robe, e per un'ora è un trillare incessante e fastidioso di campanelli elettrici e un correre di su e di giù per le corsie, di camerieri e cameriere chiamati a collocare e fissare le valigie, a dar ragione d'ogni minuto arredo della cabina od anche solamente a mostrarsi, a dire il proprio nome, a pronosticare il tempo e la durata del viaggio. Poi comincia la sfilata all'ufficio del commissario ed a quello del maggiordomo. Al commissario, molti passeggieri consegnano speciali e inutili lettere di raccomandazione; il maggiordomo assegna i posti a tavola e riceve le iscrizioni per il primo od il secondo servizio. La sala da pranzo non ci capirebbe tutti ad un tempo (siamo trecento e nove), si danno dunque due servizi della colazione e due del desinare. La gente navigata preferisce il secondo che è quello del comandante.

La prima campana della colazione ci richiama tutti sul ponte soleggiato. La terra dell'Havre è già bassa ed annebbiata e già vediamo la punta di Cherbourg. I passeggieri si squadrano a vicenda ed argomentano l'uno dell'altro la condizione ed il carattere. Rivedo rasserenati e rabboniti dei visi che avevo notato per crucciosi la sera innanzi a Parigi sul partire del treno transatlantico. Ma chi cerca posto in un treno notturno non mostra la sua faccia abituale: la fretta, l'inquietudine, la diffidenza, l'avversione al prossimo, intorbidano gli sguardi e contraggono i lineamenti.

Quasi tutti i passeggieri sono muniti di un seggiolone pieghevole che si affrettano di collocare al riparo dal vento e dal fumo. A chi non lo possiede di suo ne è offerto uno a nolo, per cinque lire, dalla società dei camerieri. Quei seggioloni e l'innumerevole quantità di scialli, di pelliccie, di soprabiti, di libri e d'altri minuti oggetti dell'uso domestico, sparsi per ogni dove, danno all'alto ponte il piacevole aspetto di una terrazza aperta sulle immensità oceaniche.



To be continue in this ebook.........................................................................................

Segnala o richiedi rimozione

Condividi questo libro

Recensioni e articoli

Aggiungi una recensione

Aggiungi un articolo

Non ci sono ancora recensioni o articoli

Altri libri di Giuseppe Giacosa

Novelle e Paesi Valdostani

Novelle e Paesi Valdostani di Giuseppe Giacosa Bauer Books

Novelle e Paesi Valdostani

Una Partita a Scacchi

Una Partita a Scacchi di Giuseppe Giacosa Ali Ribelli Edizioni

Opera teatrale in versi di Giuseppe Giacosa, Una partita a scacchi venne rappresentata per la prima volta all'Accademia Filarmonica di Napoli il 30 aprile 1873, dove venne messa in scena da Achille Torelli. L'azione si svolge nel castello di Renato, in Valle d'Aosta, nel XIV secolo. Il vecchio Renato e la figlia Iolanda sono soli. Renato ha un cruccio: la figlia non è ancora sposata ed egli ...