Dopo di me il diluvio (La cultura)

In una nevosa sera di marzo, padre Benoir, giovane curato del minuscolo paese montano di St. Pierre-des-Monts, riceve la telefonata più importante della sua vita. Il suo interlocutore si presenta come Dio. Padre Benoir sbatte giù la cornetta. Quando una voce tonante, accompagnata da cori celestiali, inizia a parlargli direttamente nella testa, il curato si rende conto che è davvero il suo onnipotente datore di lavoro a essersi messo in contatto con lui. Il Signore ha deciso di eliminare in modo radicale le iniquità del mondo: un secondo diluvio universale, una «pulizia di primavera». Per suo volere imperscrutabile gli abitanti di St. Pierre-des-Monts sono stati scelti per costruire la nuova arca, sopravvivere al disastro e ripopolare il mondo. Il tempo stringe e il Creatore ha dato a padre Benoir pochi mesi per portare a termine l’arca. Un ulteriore miracolo (un maiale volante) mette a tacere i dubbi della popolazione, che si imbarca con fin troppo entusiasmo nella biblica missione. Il curato non dovrà solo tenere d’occhio i bizzarri personaggi che formano il suo gregge, ma anche affrontare l’ira del governo francese e dello stesso Vaticano, decisi a non permettere la secessione politica, e spirituale, del paese.
Dopo di me il diluvio è una satira irriverente e spassosa che prende a bersaglio la religione, i suoi dogmi, la vita nelle piccole comunità e l’ottusità della politica. In Italia, dal romanzo è stata tratta la fortunatissima commedia musicale di Garinei e Giovannini, Aggiungi un posto a tavola: uno spettacolo di enorme successo e dalle molteplici edizioni, rappresentato ancora oggi nei teatri.

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