Don Casmurro

Machado De Assis, il più grande scrittore brasiliano, rappresenta “il picco più alto della letteratura brasiliana” e occupa nella letteratura brasiliana la posizione che Cervantes occupa in Spagna, Dante in Italia, Goethe in Germania e Shakespeare in Inghilterra.

Don Casmurro è la rappresentazione della decadente società borghese, a cavallo tra i due secoli con acume psicologico e humor britannico.

Capolavoro indiscusso della letteratura brasiliana, Don Casmurro di Machado de Assis apparve per la prima volta a Rio de Janeiro nel 1899. Con uno stile confidenziale, venato d’ironia e di una sottile malinconia, il protagonista, Bento Santiago, racconta al lettore la propria avventura umana segnata, sin dall’adolescenza, dall’amore per Capitu e dalla gelosia, il presunto tradimento di lei con il suo miglior amico, il progressivo rinchiudersi in un’esistenza cupa e isolata dal mondo, popolata di ricordi e di fantasmi. Una storia tutt’altro che sentimentale, della quale Machado, senz’altro uno dei padri del romanzo psicologico moderno, ci induce a sospettare, rendendoci interpreti e giudici di una personalità che nasconde in sé una forma di delirio.

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