La Nebbia al Centro
- Autore
- Nicolò Maccapan
- Pubblicazione
- 23/05/2014
- Categorie
La Nebbia al Centro è un romanzo di formazione che cerca di spiegare quanto sia difficile ponderare una scelta all'interno di una società veloce e distaccata.
Una giovane coppia si trova di fronte a una gravidanza indesiderata e, tra le difficoltà della vita quotidiana, cercherà di decidere il proprio futuro. Allo stesso tempo, la vita che sta per nascere: una breve favola in cui il nascituro si troverà nel mondo immaginario di Verità, dove incontrerà diversi autori della letteratura dei secoli passati che cercheranno di spiegargli che cos'è la finzione.
L'autore così commenta:
"Non c'è un vero motivo per il quale una persona dovrebbe decidere di fare letteratura.
Anche il solo "fare letteratura" può sembrare un'idea sciocca, forse anche presuntuosa.
C'è qualcosa però che nasce in me quando sono triste, felice o quando certi giorni mi guardo allo specchio e mi sento un vigliacco. Tutta quella rabbia, tutti quei desideri si possono esprimere solo in un modo, solo in una forma, almeno per me.
Non credo che questo testo possa essere considerato un romanzo e, se lo fosse, molto probabilmente sarebbe incompleto.
Ho cercato di spiegare cos'è la finzione. Non quella finzione che viene concepita come azione comune; la vera finzione, quello che c'è in noi, soprattutto in me e nei miei sentimenti.
Sicuramente quest'esperienza è stata di formazione, una storia vera, almeno per quanto riguarda la fantasia, quel bambino che c'è in noi e che ci ha fatto arrivare fino a qui.
Voglio solo raccontare di due ragazzi che vengono travolti dalla vita senza troppi complimenti. Voglio mostrare una società strana ed intricata dove le idee sono più forti e predominanti delle azioni, dove noi stessi ci appelliamo ai nostri maestri per farci guidare. Un'oscurità che a mio avviso rende le ambizioni troppo importanti per smettere di riflettere e guardarsi in uno specchio.
Una giovane coppia si trova di fronte a una gravidanza indesiderata e, tra le difficoltà della vita quotidiana, cercherà di decidere il proprio futuro. Allo stesso tempo, la vita che sta per nascere: una breve favola in cui il nascituro si troverà nel mondo immaginario di Verità, dove incontrerà diversi autori della letteratura dei secoli passati che cercheranno di spiegargli che cos'è la finzione.
L'autore così commenta:
"Non c'è un vero motivo per il quale una persona dovrebbe decidere di fare letteratura.
Anche il solo "fare letteratura" può sembrare un'idea sciocca, forse anche presuntuosa.
C'è qualcosa però che nasce in me quando sono triste, felice o quando certi giorni mi guardo allo specchio e mi sento un vigliacco. Tutta quella rabbia, tutti quei desideri si possono esprimere solo in un modo, solo in una forma, almeno per me.
Non credo che questo testo possa essere considerato un romanzo e, se lo fosse, molto probabilmente sarebbe incompleto.
Ho cercato di spiegare cos'è la finzione. Non quella finzione che viene concepita come azione comune; la vera finzione, quello che c'è in noi, soprattutto in me e nei miei sentimenti.
Sicuramente quest'esperienza è stata di formazione, una storia vera, almeno per quanto riguarda la fantasia, quel bambino che c'è in noi e che ci ha fatto arrivare fino a qui.
Voglio solo raccontare di due ragazzi che vengono travolti dalla vita senza troppi complimenti. Voglio mostrare una società strana ed intricata dove le idee sono più forti e predominanti delle azioni, dove noi stessi ci appelliamo ai nostri maestri per farci guidare. Un'oscurità che a mio avviso rende le ambizioni troppo importanti per smettere di riflettere e guardarsi in uno specchio.
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