La nipote del signor Linh (Ponte alle Grazie Romanzi)

Una città francese, il porto e ogni giorno la stessa panchina di fronte al mare: soli e dimenticati, un anziano profugo e un uomo che vive di ricordi s’incontrano. È l’inizio di una profonda e indispensabile amicizia che supera culture diversissime. Il signor Linh viene da un Paese lontano: il suo villaggio è stato distrutto dalla guerra, e tutti i suoi cari sono stati uccisi dalle bombe. Porta con sé sua nipote, che ha solo pochi mesi e di cui si prende amorosamente cura. Viene ospitato in un centro di accoglienza, ogni giorno esce a passeggiare con la bimba, finendo per sedersi sempre sulla stessa panchina. Lì incontra il signor Bark, vedovo e altrettanto solo. Tra i due, che non parlano la stessa lingua, sedimenta una solida intesa fondata sulla bontà d’animo, la memoria degli affetti, il legame con i luoghi del cuore. Quanto basta a superare la solitudine, l’indifferenza, e una stupefacente bugia... La scrittura essenziale di Claudel segue l’incisività dei gesti per raccontare tutta la dignità di un’umanità che commuove e sorprende. Poche, efficaci e cocciute parole, per guadagnarsi una speranza, oltre il dolore e l’assurdità della vita.

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