L'odore del pane

“Aveva ventisei anni ed era stata l’aiutante del fornaio. Solo poche settimane prima vendeva il pane agli abitanti del paese regalando a tutti un sorriso giovane e pieno di vita. Si chiamava Anna perché le avevano dato il nome della nonna ed era benvoluta da tutti, specialmente dai ragazzi del posto che speravano un giorno di poter accarezzare i suoi fantastici capelli lunghi, neri come le notti d’inverno.”

L'odore del pane di Sandro Orlandi si presenta da subito come un romanzo originale e intrigante.
Due storie, una ambientata nell'Ottocento in Trentino all'epoca della dominazione austriaca e francese e l'altra ai giorni nostri, si sviluppano parallele e destinate apparentemente a non incontrarsi mai. Lungo il corso della narrazione, sospesa tra giallo e romanzo storico, l'attenzione e la curiosità del lettore crescono di riflesso all'intricarsi della trama. Mistero e capacità sensitive dominano la scena e hanno il ruolo di aumentare il climax dell'azione. Vari sono i personaggi che a mano a mano ci vengono descritti e che spesso si presentano come ambigui e poco decifrabili. Niente è completamente nero o bianco. Non esiste un protagonista assoluto, bensì siamo di fronte a un'opera corale e complessa. Solo alla fine l'indagine condotta nel presente squarcerà il velo che da principio impediva di comprendere la verità celata nel passato. A quel punto il cerchio sarà completo e ognuno troverà la sua giusta collocazione.
Buona lettura a tutti, dunque, con L'odore del pane di Sandro Orlandi!

“All’inizio del sentiero parlavano tra loro, scherzavano anche e ridevano, forse per farsi coraggio. Ma passato il primo tratto, laddove una madonnina con intorno i ciclamini vegliava dentro una piccola grotta naturale di roccia, tutto cambiò.”


Sandro Orlandi nasce a Roma nel 1951.
Di professione medico ospedaliero, è però anche autore di diversi brani musicali che spesso hanno conseguito premi e riconoscimenti. Ha scritto inoltre poesie, racconti e romanzi, ottenendo premi e segnalazioni. Le sue opere sono state apprezzate dal pubblico e ben accolte dalla critica.
Tra queste qui ricordiamo: Le api di Paulette (2008), Una rossa rosa bianca (2010 – Premio Giovane Holden, Lucca), La chiave del cielo (2012) e Il popolo delle stelle (2014).

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