Il Castello Rackrent

Thady Quirk è il vecchio servitore di un’antica famiglia anglo-irlandese. Nel corso della sua lunga vita trascorsa al castello Rackrent (letteralmente il castello ‘arraffa-affitti’) ha assistito alla progressiva decadenza dei suoi aristocratici padroni: Sir Patrick, che riempie la casa di ospiti e si ubriaca fino alla morte; Sir Murtagh, il suo erede, un “grande avvocato” che rifiuta di pagare i debiti di Sir Patrick “per una questione d’onore”; e Sir Kit, giocatore d’azzardo che alla fine vende la proprietà al figlio di Thady. Generazione dopo generazione, il graduale declino della famiglia diventa la simbolica premonizione dei profondi cambiamenti che investiranno la società irlandese e dei problemi che, a oltre duecento anni di distanza, sono ancora ben lontani dall’essere risolti.
Apparso all’inizio del 1800, anno in cui si compiva l’esautorazione del Parlamento di Dublino e si preparava la strada all’unione tra l’Irlanda e la Gran Bretagna, Il Castello Rackrent ebbe un enorme successo. Politicamente audace, stilisticamente innovativo e incredibilmente piacevole, questo romanzo è una tappa fondamentale della letteratura irlandese e un grande classico da riscoprire.

«Un libro essenzialmente, unicamente irlandese... raramente nelle opere dell’Ottocento si trova una tanto acuta coscienza del carattere pratico, economico della nostra esistenza».
Giorgio Manganelli

«Una delle cronache più ispirate mai scritte in inglese».
W.B.Yeats

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Mangialibri

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Thady Quirk ‒ “l’onesto Thady”, come la famiglia Rackrent lo ha sempre chiamato ‒ vive da tempo immemorabile sulla loro proprietà senza pagare alcun canone d’affitto. Dedizione e lealtà sono il corrispettivo da pagare. Il castello è tramandato da nobile a nobile, sin da quando fu assegnato a Sir Patrick O’Shaughlin, che dovette assumere il nome e lo stemma dei Rackrent. Sir Leggi tutta la recensione

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