Sei gigli macchiati di sangue. Pierluigi Farnese e la sua famiglia: una storia italiana
- Autore
- Millo Borghini
- Editore
- La Caravella
- Pubblicazione
- 15/03/2015
- Categorie
Nato con l’intento d’ illustrare la vita di Pierluigi Farnese, figlio di Paolo III e vittima di una congiura ordita a Piacenza da Ferrante Gonzaga, governatore di Milano e “longa manus” di Carlo V, questo libro si è presto trasformato nella storia di un’intera stirpe. Non poteva infatti essere altrimenti, data l’importanza conseguita da questa famiglia “rampante” con le figure di Paolo III, dei nipoti Alessandro e Ottavio, di Margherita d’Austria e del pronipote Alessandro: attori di primo piano nei decisivi eventi del XVI secolo.
Ne è scaturito il racconto di vicende umane indissolubilmente intrecciate a eventi importantissimi: dal “Sacco di Roma” alle guerre con Francia, Turchi e Riformati alternati a episodi buffi e boccacceschi di una servitù che, nelle terribili ore della congiura, seppe tuttavia testimoniare un’ammirevole fedeltà al suo signore.
Le grandi vicende storiche, fortunatamente, non sono fatte solo di trattati, battaglie e congiure. Sono anche impastate di umori, d’imprevisti, di passioni, di smemoratezze e di casuali fortune o sfortune che, nella loro umana carnalità, ce le rendono più vive e comprensibili, togliendo ai personaggi quel piedistallo ove, nel bene e nel male, la storiografia ufficiale li aveva collocati.
Ne è scaturito il racconto di vicende umane indissolubilmente intrecciate a eventi importantissimi: dal “Sacco di Roma” alle guerre con Francia, Turchi e Riformati alternati a episodi buffi e boccacceschi di una servitù che, nelle terribili ore della congiura, seppe tuttavia testimoniare un’ammirevole fedeltà al suo signore.
Le grandi vicende storiche, fortunatamente, non sono fatte solo di trattati, battaglie e congiure. Sono anche impastate di umori, d’imprevisti, di passioni, di smemoratezze e di casuali fortune o sfortune che, nella loro umana carnalità, ce le rendono più vive e comprensibili, togliendo ai personaggi quel piedistallo ove, nel bene e nel male, la storiografia ufficiale li aveva collocati.
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