Il dono della terapia (I colibrì)

«I consigli di questo libro – scrive Irvin Yalom nell’introduzione al volume – sono
tratti da annotazioni relative a quarantacinque anni di pratica clinica. Esso rappresenta un mélange particolare di idee e tecniche che ho trovato utili nel mio lavoro.
Queste idee sono così personali, presuntuose e qualche volta originali che difficilmente il lettore potrà trovarle altrove».
La terapia e il rapporto analista-paziente sono, come indica il titolo, l’argomento proprio di questo libro, ma in una maniera appunto così originale che l’esperienza terapeutica vi appare come una sorta di avventura, e analisti e pazienti vi sono raffigurati come singolari «compagni di viaggio» anziché come distaccati guaritori e infelici che soffrono.
Unendo l’abilità di narratore al rigore dello studioso, l’autore di Le lacrime di Nietzsche
racconta i casi clinici più difficili che gli siano mai capitati rileggendoli alla luce di
un passo di Freud o di Schopenhauer, rivela il consiglio di un vecchio amico grazie al quale superò una delusione di gioventù, attinge alle pagine di Hermann Hesse per parlare di malattia e di guarigione.
«Guidato dalla passione per il compito» e messi da parte i consigli che gli suscitavano «meno entusiasmo», Yalom invita i lettori a seguirlo attraverso ottantacinque temi centrali della terapia contemporanea. Rimuovere gli ostacoli e andare avanti, ad esempio. Evitare le diagnosi. Non avere paura di sbagliare. Sviscerare il senso della parola «casa».
Riflettere sui sogni che ci tengono svegli, e ricordare che se il terapeuta ha molti pazienti, il paziente ha un solo terapeuta.
Scritto «con lo stile di O. Henry e l’umorismo di Isaac Singer» (San Francisco Chronicle),Il dono della terapia è un viaggio unico ed emozionante al termine del quale la terapia apparirà come un itinerario complesso, un cammino arduo e non privo di trappole, tuttavia sempre ricco di soste appaganti e affascinanti scoperte. Un’intima collaborazione che, citando le parole di Reiner Maria Rilke, poeta caro a Yalom, è in grado di dare a tutti noi gli strumenti per affrontare «ciò che c’è di irrisolto nei nostri cuori».

«I grandi scrittori e i grandi filosofi si sono sempre occupati della sofferenza umana e delle sue cause.
Io nei miei libri cerco di esplorare queste fonti e sottolinearne la rilevanza nella terapia contemporanea».
Irvin Yalom, da un’intervista a la Repubblica

Hanno scritto di Il problema Spinoza:
«Perché Wolfgang Goethe, massimo rappresentante dello spirito tedesco, apprezzava in modo incondizionato le opere di un ebreo come Spinoza?

L’abilità di Yalom trasforma il quesito
in un appassionante racconto che ha anche il pregio di ricostruire i fondamenti della filosofia spinoziana».
Corrado Augias

Hanno scritto di Le lacrime di Nietzsche:
«Nietzsche, vero inventore della psicanalisi e suo primo paziente».
l’Unità

Hanno scritto di La cura Schopenhauer:
«Un famoso psichiatra alle prese con il senso della vita e della sua fine. Splendido romanzo che fonde filosofia e narrazione della fragilità umana».
la Repubblica

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