Quel diavolo di un Angelo
Angelo Savelli ,”il pittore del bianco”, nacque a Pizzo Calabro nel 1911 e morì al Castello di Boldeniga, piccolo borgo della pianura bresciana, nel 1995. Trascorse gran parte della sua vita negli Stati Uniti, largamente conosciuto e apprezzato in quella dura terra delle opportunità e dei meriti. Oltre ad aver realizzato una considerevole quantità di opere, fece scuola ad un milione e più di alunni. Meno conosciuto in Italia, la sua straordinaria esperienza è tuttavia pervasa dall’assiduo ricordo della natia Calabria.
Questo libro ripercorre alcuni episodi della sua vita in America, dai successi in ogni mostra ai tanti premi; dalla tragedia nel 1982, il suicidio della moglie scrittrice Elizabeth Fischer che per poco non trascinò anche lui alla morte, alla rinnovata e incessante ricerca di una strada di arte e poesia infine trovata nelle forza vivissima e salvifica del colore bianco.
La comunione spirituale di Angelo con Susanna Argenterio non si è mai dissolta. Ancora oggi, pur provata da vicende giudiziarie degne di un legal thriller alla John Grisham, questa donna un po’ tigre scatenata e un po’ pulcino smarrito, continua a battersi per testimoniare la grandezza e la nobiltà d’animo di un artista “sensibile, medianico, romantico, imprevedibile e anticonformista”.
La storia di Susanna e della sua famiglia si intreccia con il fiabesco cammino di Angelo. Ma questa non è ovviamente l’autobiografia di Susanna. Tutti gli episodi che la riguardano, narrati in diretta o in flash back, sono funzionali alla comprensione di quel sentimento di amore filiale assoluto, totalmente ricambiato, tra una ragazza che in adolescenza aveva visto il padre andarsene di casa e un signore anziano che non aveva avuto la figlia tanto desiderata. Susanna cuore tenero è in perenne conflitto, in bilico, tra il desiderio di una vita intensa, con accettazione spavalda di quella dose di rischi, trappole, miracoli, euforie, sfortune e rottami che quella scelta comporta e un bisogno quasi confessionale di sincerità, lealtà e pulizia morale e anche di protezione, in certi momenti disperati. Per questo credo che Susanna ami tanto New York, città di straordinari contrasti.
Questo è un libro diverso, scritto con ricchezza di sentimenti più che con perizia di penna o artifici stilistici: enfatico, scabroso, sincero sino all’osso. Ed è a sua volta il ritratto, una parte per il tutto, di un’umanità deludente sotto la maschera. Fatte salve rare eccezioni.
Susanna oggi ha cinquant’anni, è felicemente sposata e ha ancora energie per continuare la battaglia, giganti contro, in difesa dell’immagine e delle volontà di un generoso artista che l’ha toccata per sempre nello spirito.
Questo libro ripercorre alcuni episodi della sua vita in America, dai successi in ogni mostra ai tanti premi; dalla tragedia nel 1982, il suicidio della moglie scrittrice Elizabeth Fischer che per poco non trascinò anche lui alla morte, alla rinnovata e incessante ricerca di una strada di arte e poesia infine trovata nelle forza vivissima e salvifica del colore bianco.
La comunione spirituale di Angelo con Susanna Argenterio non si è mai dissolta. Ancora oggi, pur provata da vicende giudiziarie degne di un legal thriller alla John Grisham, questa donna un po’ tigre scatenata e un po’ pulcino smarrito, continua a battersi per testimoniare la grandezza e la nobiltà d’animo di un artista “sensibile, medianico, romantico, imprevedibile e anticonformista”.
La storia di Susanna e della sua famiglia si intreccia con il fiabesco cammino di Angelo. Ma questa non è ovviamente l’autobiografia di Susanna. Tutti gli episodi che la riguardano, narrati in diretta o in flash back, sono funzionali alla comprensione di quel sentimento di amore filiale assoluto, totalmente ricambiato, tra una ragazza che in adolescenza aveva visto il padre andarsene di casa e un signore anziano che non aveva avuto la figlia tanto desiderata. Susanna cuore tenero è in perenne conflitto, in bilico, tra il desiderio di una vita intensa, con accettazione spavalda di quella dose di rischi, trappole, miracoli, euforie, sfortune e rottami che quella scelta comporta e un bisogno quasi confessionale di sincerità, lealtà e pulizia morale e anche di protezione, in certi momenti disperati. Per questo credo che Susanna ami tanto New York, città di straordinari contrasti.
Questo è un libro diverso, scritto con ricchezza di sentimenti più che con perizia di penna o artifici stilistici: enfatico, scabroso, sincero sino all’osso. Ed è a sua volta il ritratto, una parte per il tutto, di un’umanità deludente sotto la maschera. Fatte salve rare eccezioni.
Susanna oggi ha cinquant’anni, è felicemente sposata e ha ancora energie per continuare la battaglia, giganti contro, in difesa dell’immagine e delle volontà di un generoso artista che l’ha toccata per sempre nello spirito.
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