L'ultima Notte

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L'ultima Notte
Autore
Simone Nepa
Pubblicazione
21/11/2015
Categorie
Cinquemila euro, tanto doveva l’uomo a Enzo il Siciliano. Ho iniziato a stilare una lista di ciò che si può comprare con cinquemila euro. Un mega televisore al plasma in Hd, un orologio Citizens in oro e acciaio, una notte al Saint Regis Hotel, una vacanza di due settimane in America, una borsa Louis Vuitton o un abito per le uscite in discoteca da Hermès. Oppure ci puoi comprare una decina di affitti in una topaia ammuffita, cibo per un anno se si segue una dieta a base di carboidrati e verdure di stagione, rette di scuola e asilo per svariati mesi, un paio di apparecchi per i denti e un occhiale in grado di curare lo strabismo, regali di Natale e di compleanno per almeno un decennio e libri scolastici e abiti per tutta la durata dell’adolescenza se non si seguono troppo le mode.

Ecco cos’è la violenza. Una bilancia mal tarata. Un bluff da consegnare alle innumerevoli svolte della vita. Questa era la vera violenza, avevo considerato sulla strada di casa. Non un pugno, una coltellata o addirittura un omicidio. La vera violenza è l’insignificanza e la banalità di certe esistenze. Questa è la follia generazionale: i computer sono stanchi e la gente muore. I tempi sono aspri, incerti e il disordine e l’orrore sono presenze quotidiane pronte ad azzannarci dietro l’angolo. La legge e l’ordine si reggono su un equilibrio instabile. Basta un nonnulla per infrangerlo. La civiltà, secondo il mio modo di vedere, è solo una mano di vernice passata in maniera frettolosa e superficiale sul volto del Caos. E io sono felice di poter disporre dei mezzi di cui madre natura mi ha dotato per scrostarla quando lo ritengo opportuno.



Che cos’era ‘La Pattuglia della Notte’ ? Una gang armata, un banda di delinquenti in bilico tra la legalità e l’illegalità o semplicemente un gruppo di amici per la pelle uniti da un filo invisibile eppure indistruttibile fatto di infanzie rubate, scarpe rotte e solitudini bruciate per le strade vuote di una cittadina di provincia?

E chi era Stefano Nobile, carismatico leader della ‘Pattuglia della Notte’? Un balordo, un esteta, un sognatore, un assassino o semplicemente un folle? Sarà compito di un giornalista e di uno dei componenti del gruppo fare luce sull’intera storia, scavando tra mille testimonianze e mille ricostruzioni, alla luce di un terrificante fatto di cronaca e sullo sfondo di un’Italia che negli ultimi venti anni cambia i propri connotati e le proprie tradizioni rinnovando vecchie storture di sistema e creandone di nuove.

Un romanzo corale, un affresco di persone, delle loro storie e del loro coinvolgimento con la vicenda ‘Pattuglia della Notte’.

Frammenti di memoria, riflessioni personali sui temi della violenza, dell’amore, del sesso e della politica italiana fanno da contraltare a un caleidoscopio di informazioni dettagliate eppure inconciliabili con quanto riferiscono gli inquirenti e i magistrati.

Un romanzo in cui la violenza dei suoi protagonisti stride non poco con l’efficacia di azioni prodotte per degli scopi di assoluto valore umanitario e dove si cerca di comprendere a fondo l’infrastruttura umana dietro le pieghe dei grandi avvenimenti storici.

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