La stanza senza finestre

Indigenza, miseria, necessità, bisogno, ristrettezza, angustia…. Quanti sinonimi per descrivere una delle più grandi piaghe che stanno affliggendo il mondo moderno, un mondo in mano ai ricchi: la POVERTA’.

“La stanza senza finestre” vuole essere un grido fuori dal coro con il quale diversi scrittori desiderano manifestare il loro disappunto relativamente a questo male.

Ispirandosi alla frase di Jeremy Rifkin: “Viviamo in un paradigma in cui i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri”, alcuni autori italiani hanno deciso di esprimere la loro opinione sui vari tipi di povertà che dilagano tra le vie delle città; povertà morale, materiale e spirituale.

Il lavoro che è sempre più volto a riempire le tasche dei padroni mettendo i dipendenti in condizione di precarietà, il gioco d’azzardo visto come possibile ancora di salvezza, ma che in realtà trascina le persone in un vortice di disperazione, le vie di fuga come l’alcol e la droga, la mancanza di denaro, l’isolamento, l’abbandono, il degrado sono gli argomenti su cui vertono queste riflessioni.

Istillando anche solo una piccola goccia di speranza nell’animo di un essere umano, ecco che un muro può essere abbattuto e una finestra di speranza può essere aperta in una stanza priva di luce.

Uno spiraglio verso un futuro di cambiamenti interiori.



L’intero ricavato da questa antologia verrà devoluto al centro Caritas della Parrocchia di San Bernardo (Monza e Brianza).

Un piccolo gesto che potrà contribuire a cambiare delle vite.

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