Manuale di sopravvivenza dell'attore non protagonista
- Autore
- Ninni Bruschetta
- Editore
- Fazi Editore
- Pubblicazione
- 25/02/2016
- Categorie
PREZZO SPECIALE PER IL PERIODO DI PREVENDITA
Una riflessione filosofica e arguta sul ruolo di attore non protagonista da parte di Ninni Bruschetta, l’ormai celebre Duccio di Boris, la più fortunata serie televisiva italiana degli ultimi anni.
Con disincantata e tagliente sincerità, l’attore Ninni Bruschetta racconta le proprie esperienze teatrali, televisive e cinematografiche mettendo a nudo la realtà del dietro le quinte e svelando i retroscena di quell’ambiente che, con più o meno finzione, dovrebbe rappresentare la vita vera.
Il non protagonista, nel libro spesso messo a confronto con i protagonisti, è visto così come l’artista che mantiene i piedi per terra; il professionista in grado di apprezzare il lavoro che fa senza il peso di un ruolo a gravargli sulle spalle per la vita; l’uomo che torna se stesso a fine giornata, mantenendo la fresca umiltà di semplice cittadino, e che riesce ancora ad apprezzare l’amore per il proprio lavoro senza essere distratto dalla fama.
Un libro che non vuole solo essere una denuncia dei meccanismi, spesso viziati, del mondo televisivo, ma piuttosto un confronto con un addetto ai lavori per sfatare alcuni miti legati alla popolarità e al successo di chi è riuscito a entrare nel mondo della recitazione.
Un resoconto schietto che oscilla fra la drammaticità della realtà televisiva italiana e la vena comica dell’attore che ha dato volto e unicità al personaggio di Duccio in Boris.
Una riflessione filosofica e arguta sul ruolo di attore non protagonista da parte di Ninni Bruschetta, l’ormai celebre Duccio di Boris, la più fortunata serie televisiva italiana degli ultimi anni.
Con disincantata e tagliente sincerità, l’attore Ninni Bruschetta racconta le proprie esperienze teatrali, televisive e cinematografiche mettendo a nudo la realtà del dietro le quinte e svelando i retroscena di quell’ambiente che, con più o meno finzione, dovrebbe rappresentare la vita vera.
Il non protagonista, nel libro spesso messo a confronto con i protagonisti, è visto così come l’artista che mantiene i piedi per terra; il professionista in grado di apprezzare il lavoro che fa senza il peso di un ruolo a gravargli sulle spalle per la vita; l’uomo che torna se stesso a fine giornata, mantenendo la fresca umiltà di semplice cittadino, e che riesce ancora ad apprezzare l’amore per il proprio lavoro senza essere distratto dalla fama.
Un libro che non vuole solo essere una denuncia dei meccanismi, spesso viziati, del mondo televisivo, ma piuttosto un confronto con un addetto ai lavori per sfatare alcuni miti legati alla popolarità e al successo di chi è riuscito a entrare nel mondo della recitazione.
Un resoconto schietto che oscilla fra la drammaticità della realtà televisiva italiana e la vena comica dell’attore che ha dato volto e unicità al personaggio di Duccio in Boris.
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