Gargantua e Pantagruel

Gargantua e Pantagruel rappresenta ancora oggi un'opera unica e affascinante.
Un testo che, a quasi 500 anni dalla sua prima uscita, mantiene intatta la sua originalità e l'intrinseca forza di attrazione nei confronti dei lettori di tutte le fasce d'età.
Divisa in cinque libri, pubblicati tra il 1532 e il 1564, l'opera narra le rocambolesche avventure di due giganti, padre e figlio, nella Francia del Rinascimento. François Rabelais, che qui si firma con lo pseudonimo Alcofribas Nasier (l'anagramma del suo nome), si prende gioco della mentalità e del pensiero medievali, esaltando al contrario la cultura umanistica e antica. Sotto il profilo linguistico, poi, Gargantua e Pantagruel è una fonte inesauribile di invenzioni e neologismi. Un vero piacere per gli occhi e per la mente.
Fantasia, ironia e satira infine percorrono le numerose pagine che, grazie all'estro dell'autore, non annoiano mai.


François Rabelais nasce a Devinière il 4 febbraio del 1493.
Riceve un'educazione religiosa e inizialmente prende i voti. In seguito, dopo aver lasciato l'abito talare, intraprende gli studi di Medicina. Quindi comincia la sua produzione letteraria. Il suo nome è indissolubilmente legato al capolavoro della letteratura umanistica Gargantua e Pantagruel.
Notevole è come riesca a trattare argomenti seri e importanti, quali la religione, la filosofia e l'educazione attraverso immagini spesso divertenti e surreali. Questo lo rende di certo accessibile e vicino a noi.
Muore a Parigi il 9 aprile 1553.

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