Artemisia e le altre. Miti e riti di rinascita nella violenza di genere: Psicologia


Il volume nasce dal confronto interdisciplinare e da una lunga esperienza nel settore psicologico-giuridico. Il titolo fa riferimento alla vicenda di Artemisia Gentileschi, celebre pittrice seicentesca, ma anche vittima di stupro, come "altre" donne: l'evidenza oggettiva, drammaticamente attuale della violenza, induce le autrici a riflettere sulla soggettività lesa, sul dolente travaglio del femminile. Cosa si cela dietro le protervie umane? Gli scenari della violenza perpetrata nei confronti delle donne sono infiniti, ma tutti sostenuti da un comune denominatore: l'incapacità di rapportarsi in modo dialogico col femminile, preferendo al contatto fecondo, i miti e i riti della prevaricazione. L'intento delle autrici è quello di fornire una nuova chiave di lettura del fenomeno, attraverso una ricostruzione storico-mitologica del femminile e del maschile, quali strutture di identità e di relazione, con particolare attenzione al ruolo degli archetipi.


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La violenza di genere è un tema che resta sempre attuale: da sempre le donne combattano per affermarsi socialmente e per non vedersi prevaricare dal potere e dalla forza degli uomini. Che sia un mondo, questo, dominato da un sistema patriarcale, non è la ragione sufficiente a spiegare perché le donne sono il sesso debole. Il libro, Artemisia e le altre. Miti e riti di rinascita nella violenza di genere scritto a due mani, dalla psicologa Marialuisa Vallino e dalla magistrata Valeria Montaruli, chiarifica cause ed effetti della discriminazione e della violenza di genere dal punto di vista storico, psicologico e giuridico. Leggi tutta la recensione

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