La simmetria dei desideri

Quattro amici guardano in televisione la finale dei Mondiali di calcio del 1998. Non hanno ancora trent’anni, e hanno condiviso la giovinezza, gli studi, l’esercito, le avventure, i sogni e le difficoltà, le speranze e gli amori. Sono uniti da un legame intenso, dal bisogno profondo di parlare e di confrontarsi su tutto, senza ver-gogna, affrontando le lacrime e la gioia, la vita in ogni suo aspetto.
Yuval, il narratore, ha un animo buono e una spartana educazione anglosassone; Churchill è un egoista ir-responsabile ma trascinante, ed è il fondatore della loro gang dai tempi del liceo. Ofir vive di parole e brucia ogni giorno la sua creatività in un ufficio pubblicitario. Amichai vende polizze mediche ai malati di cuore, è già sposato e ha due figlie.
Durante la partita Amichai ha un’idea: perché non scrivere su un foglietto i propri desideri, i sogni per gli anni a venire, per poi attendere la prossima finale della coppa del mondo e vedere se si sono realizzati?
Quel giorno in cui sta per scrivere il suo bigliettino Yuval ha da poco incontrato Yaara, e sa già che è la donna della sua vita. Prima l’ha vista alla mensa dell’università, poi uno scambio di chiacchiere, di numeri di telefono, una telefonata notturna, infine un bacio. Yaara è una di quelle donne che smentisce la teoria dell’amico Churchill: «Non esiste una ragazza bella, intelligente, arrapata e anche libera. Uno degli elementi è sempre assente».
Nel bigliettino dei desideri Yuval scrive: «Ai prossimi Mondiali voglio stare ancora con Yaara. Ai pros-simi Mondiali voglio essere sposato con Yaara. Ai prossimi Mondiali voglio avere un figlio da Yaara. Pos-sibilmente una figlia». Il suo destino, e quello dei suoi amici, è pronto a mettersi in moto.
Intorno a loro, all’inizio del nuovo millennio, una società logorata, sfiancata dai continui conflitti, che ha fatto della repressione e della rimozione uno stile di vita. I quattro protagonisti hanno a loro volta cercato di dimenticare la Prima Intifada, quando erano soldati dell’esercito, mentre la Seconda Intifada li costringe a porsi domande sul proprio futuro. In un mondo come questo è davvero possibile, è davvero giusto avere dei desideri?

«Ognuno potrebbe scrivere su un bigliettino dove sogna di trovarsi fra quattro anni. Dal punto di vista personale, professionale. Da tutti i punti di vista. E ai prossimi Mondiali apriremo ibiglietti e vedremo cos'è successo nel frattempo».

Quattro giovani amici, il meglio della vita davanti a loro, tre desideri ciascuno. Magari la ragazza ideale, la speranza di un mondo più giusto. O una passione che diventi realtà. Ma cosa accade quando l'attrito del tempo fa desistere i sogni, e dissolve le ambizioni più vere?

«La simmetria dei desideri di Eshkol Nevo è uno dei libri più belli che mi siano capitati tra le mani negli ultimi tempi. Era dalle Avventure della ragazza cattiva di Vargas Llosa che non mi divertivo tanto, e che non m' intenerivo così per la causa di un personaggio».
Alessandro Piperno, Il Corriere della Sera

«Eshkol Nevo è una voce fondamentale della giovane narrativa israeliana, forse il più vicino a David Grossman per la capacità di raccontare il rapporto sottile che esiste tra le vite individuali e la storia collettiva».
Nouvel Observateur

«Ironico e disincantato, Eshkol Nevo è uno dei nuovi e controversi autori che arrivano oggi da Israele».
D, la Repubblica delle donne

«La simmetria dei desideri è scritto meravigliosamente, in uno stile felice e diretto, di delicato umorismo. Eshkol Nevo riveste un ruolo importante nella nostra letteratura contemporanea».
Haaretz

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La simmetria dei desideri | Eshkol NevoRecensioniLibri.org

Un romanzo intenso e sincero, che unisce elementi di grande originalità a una trama solida e a personaggi vibranti di vita, con quel pizzico di emozione e incoscienza che solo una finale dei Mondiali sa dare. Leggi tutta la recensione

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