L'accompagnatore
- Autore
- Marco Terramoccia
- Editore
- Cavinato Editore
- Pubblicazione
- 16/07/2016
- Categorie
Paolo è un giovane trentenne, sposato, che fa il rappresentante di commercio. È un uomo di pochi vizi, per il quale esiste solo Simona, sua moglie, e il suo hobby: la grande passione per il calcetto. In una sera, che doveva essere spensierata, dopo una giornata intensa di lavoro, durante la partita settimanale di calcetto, Paolo ha un malore e muore: gli si ferma il cuore. Nonostante i tentativi di rianimazione, passa nell’aldilà. Si risveglia, respirando con l’anima, in un prato bellissimo, nel più bel giorno di primavera illuminato da una luce che non ce n’è.
Paolo, con l’aiuto di un tal Beniamino, mette a fuoco il fatto che è morto e che si trova nel mondo dei defunti. Chi Tutto Comanda, decide che lui debba tornare sulla terra sotto forma di spirito per compiere una missione importante. Paolo si manifesta a Gianna, come ad altre persone, per confortarla. La donna si trova nel reparto di oncologia ematologica, poiché malata terminale per le analisi e per i dottori. Paolo si presenta come volontario che è lì per portare conforto ai malati e render loro i giorni all’ospedale, tra visite e chemio, meno pesanti e tristi, meno drammatici. Il compito di Paolo è quello di ‘accompagnare’ queste persone , così sofferenti, in modo dolce verso la loro fine. Infatti Chi Tutto Comanda ha dotato Paolo, ora angelo, di alcuni poteri: con il massaggio delle sue mani può alleviare il dolore agli ammalati e regalare ore di sonno, importante per permettere a queste persone di vivere la vita che gli resta in maniera un pochino più dignitosa. In più, funge da forte antidepressivo grazie alla sua compagnia, che dona conforto e coraggio.
Nella drammaticità del romanzo, bella è l’amicizia che si crea tra Paolo e Gianna. Lei, che è atea ma con un cuore pieno d’amore per gli altri, ha dentro di sé il seme dell’amore. Ritrova il suo ex fidanzato, Ivo, e ci si rimette insieme. Lei è l’unica che, dopo svariato tempo, grazie alla sua curiosità riesce a capire chi è Paolo e cosa fa su questa terra. Gianna e Ivo hanno l’immenso piacere di andare a pranzo con Cristoforo, un barbone che vive sotto i portici della città. La giovane coppia, quasi tutti i giorni, porta da mangiare ai senza tetto, che vivono appunto sotto i portici. Gianna fa da tempo volontariato, trascinandoci anche Ivo, in una casa di cura per malati di Alzheimer. Tra la malattia e il suo sapersi donare agli altri, avviene una svolta al suo futuro.
Paolo, con l’aiuto di un tal Beniamino, mette a fuoco il fatto che è morto e che si trova nel mondo dei defunti. Chi Tutto Comanda, decide che lui debba tornare sulla terra sotto forma di spirito per compiere una missione importante. Paolo si manifesta a Gianna, come ad altre persone, per confortarla. La donna si trova nel reparto di oncologia ematologica, poiché malata terminale per le analisi e per i dottori. Paolo si presenta come volontario che è lì per portare conforto ai malati e render loro i giorni all’ospedale, tra visite e chemio, meno pesanti e tristi, meno drammatici. Il compito di Paolo è quello di ‘accompagnare’ queste persone , così sofferenti, in modo dolce verso la loro fine. Infatti Chi Tutto Comanda ha dotato Paolo, ora angelo, di alcuni poteri: con il massaggio delle sue mani può alleviare il dolore agli ammalati e regalare ore di sonno, importante per permettere a queste persone di vivere la vita che gli resta in maniera un pochino più dignitosa. In più, funge da forte antidepressivo grazie alla sua compagnia, che dona conforto e coraggio.
Nella drammaticità del romanzo, bella è l’amicizia che si crea tra Paolo e Gianna. Lei, che è atea ma con un cuore pieno d’amore per gli altri, ha dentro di sé il seme dell’amore. Ritrova il suo ex fidanzato, Ivo, e ci si rimette insieme. Lei è l’unica che, dopo svariato tempo, grazie alla sua curiosità riesce a capire chi è Paolo e cosa fa su questa terra. Gianna e Ivo hanno l’immenso piacere di andare a pranzo con Cristoforo, un barbone che vive sotto i portici della città. La giovane coppia, quasi tutti i giorni, porta da mangiare ai senza tetto, che vivono appunto sotto i portici. Gianna fa da tempo volontariato, trascinandoci anche Ivo, in una casa di cura per malati di Alzheimer. Tra la malattia e il suo sapersi donare agli altri, avviene una svolta al suo futuro.
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