Maria Algranati. Tavola calda. Autobiografia

Il racconto delicato e avvincente di una lunga storia di vita tra la fine dell’ottocento e tre quarti del novecento sul filo delle vicende politiche e belliche e sullo scenario di una Napoli che va mutando nel tempo. Un romanzo storico che narra il vissuto della protagonista dall’educazione in seno alla famiglia di religione ebraica, agli studi nell’Istituto Suor Orsola Benincasa per signorine di buona famiglia, alla frequentazione privilegiata e abituale di casa Croce e dell’ambiente degli intellettuali che vi ruotavano, ai tentativi di ribellione a conformismi borghesi poi dolorosamente scontati, all’esclusione dall’insegnamento per motivi razziali, ai duri sacrifici dei tempi di guerra nella città martoriata dai bombardamenti e alle difficoltà della ricostruzione, fino alle ambasce della propria personale esistenza, con il trascorrere degli anni nel vuoto degli affetti. La trascrizione delle memorie, con la prefazione di Michele Prisco, finalmente pubblicata dopo trent’anni dalla sua morte con brevi considerazioni di Alda Croce, contribuisce ad una disanima dei modi
di vivere e di pensare di un’epoca, a ricostruire luoghi, personaggi, episodi, ad un’indagine sul mondo intellettuale e su molti dei suoi principali protagonisti. A corredo dell’autobiogafia, per una più completa ricostruzione dell’ambiente culturale, un’introduzione biografico-letteraria e una ricca appendice con poesie e articoli della stessa autrice, lettere dal carteggio inedito tra cui alcune inedite di Croce, dati biografici e
bibliografici, note di approfondimento e foto d’epoca.

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