Non aver paura (Prima Linea)
- Autore
- Carmelo Cossa
- Editore
- Parallelo45 Edizioni
- Pubblicazione
- 17/10/2016
- Categorie
Tommaso è un imprenditore di successo. Una donna al suo fianco, una figlia, un’azienda nel settore dolciario. Ma una dopo l’altra, le cose più importanti della sua vita sembrano sgretolarsi. Facendo l’amore con Nadia, una lancinante fitta alla tempia trasforma una serata in tragedia.
Dopo una serie di esami, scopre che nella sua testa c’è qualcosa di troppo, e la paura che la sua fine sia vicina lo devasta. Ad aggravare la situazione ci sono la crisi in cui versa la sua azienda e i dissapori con la sua unica figlia.
Quando il primario dell’ospedale Maggiore di Novara gli comunica che deve subire un intervento al cervello, precipita in un gorgo di terrore. Con l’aiuto di Nadia prova a tenere in piedi l’azienda e la famiglia. Non ha però previsto che la direttrice della banca, appurate le sue condizioni di salute, anziché dargli una mano minaccia di farlo fallire.
Tommaso si sente accerchiato e, pensando di non avere più nulla da perdere, compie un gesto impulsivo che potrebbe avere conseguenze irreparabili.
Le fitte intanto continuano inesorabili, e il suo tempo sta scadendo. Lascia l’azienda nelle mani della figlia, va in ospedale e, proiettato in una dimensione di cui ignorava l’esistenza, aspetta che il suo destino si compia.
Una storia di malattia resa ancora più drammatica dalla crisi, da passaggi generazionali traumatici e dai soprusi di istituzioni e banche che dissanguano chi cerca di fare impresa.
Una tragedia contemporanea che lascia col fiato sospeso, offrendo uno spaccato di vita incredibile ma vero.
Dopo una serie di esami, scopre che nella sua testa c’è qualcosa di troppo, e la paura che la sua fine sia vicina lo devasta. Ad aggravare la situazione ci sono la crisi in cui versa la sua azienda e i dissapori con la sua unica figlia.
Quando il primario dell’ospedale Maggiore di Novara gli comunica che deve subire un intervento al cervello, precipita in un gorgo di terrore. Con l’aiuto di Nadia prova a tenere in piedi l’azienda e la famiglia. Non ha però previsto che la direttrice della banca, appurate le sue condizioni di salute, anziché dargli una mano minaccia di farlo fallire.
Tommaso si sente accerchiato e, pensando di non avere più nulla da perdere, compie un gesto impulsivo che potrebbe avere conseguenze irreparabili.
Le fitte intanto continuano inesorabili, e il suo tempo sta scadendo. Lascia l’azienda nelle mani della figlia, va in ospedale e, proiettato in una dimensione di cui ignorava l’esistenza, aspetta che il suo destino si compia.
Una storia di malattia resa ancora più drammatica dalla crisi, da passaggi generazionali traumatici e dai soprusi di istituzioni e banche che dissanguano chi cerca di fare impresa.
Una tragedia contemporanea che lascia col fiato sospeso, offrendo uno spaccato di vita incredibile ma vero.
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