Il Sicario: Ventesimo anniversario
- Autore
- Luca Campolongo
- Pubblicazione
- 18/11/2016
- Categorie
Un ex agente dei servizi italiani, dopo la morte del figlio e la fine del suo matrimonio, si trasferisce in Inghilterra, dove diviene un sicario particolarmente apprezzato per la sua bravura. Un gruppo di finanzieri lo ingaggia per eliminare il presidente della repubblica di un paese sudamericano, preoccupati che possa intaccare i loro interessi sulle immense risorse petrolifere. Una volta giunto nella capitale ritroverà sentimenti dimenticati ed il significato della parola amore. Quando scoprirà che la donna che ama è in realtà la figlia dell'uomo che deve uccidere, ingaggerà una lotta contro il tempo per sventare il complotto che lui stesso ha contribuito a tessere. Riuscirà nel tentativo, e a che prezzo?
Quando nel 1996 decisi di scrivere “Il Sicario”, lo feci con l’intenzione di denunciare lo sfruttamento dei paesi sudamericani ad opera di potenti lobbies economiche occidentali.
All’epoca il neoliberismo si stava ancora concentrando sullo sfruttamento delle economie in via di sviluppo e delle nazioni latinoamericane ricche di materie prime con cui alimentare le industrie dei paesi sviluppati a basso costo. Si trattava di una piaga conosciuta, che come un cancro maligno arrivava a rovesciare governi e ridurre in miseria intere popolazioni sotto i nobili vessilli della lotta al comunismo e del libero mercato. In molti casi i regimi militari erano acclamati come baluardi della democrazia e della libertà, mentre compivano opera di bieca macelleria sociale come nell’Argentina di Videla.
L’opinione pubblica occidentale guardava il tutto con occhio distaccato: in fondo erano vicende lontane migliaia di chilometri ed il benessere era ben diffuso, per cui non c’era nulla di preoccuparsi.
Tuttavia le oligarchie finanziarie, in un delirio di onnipotenza legato anche al crollo dell’Unione Sovietica e del comunismo avvenuto pochi anni prima, stavano affilando le armi per attaccare e depredare anche le nazioni occidentali.
E’ storia recente la distruzione della Grecia per mano della troika al fine di salvare le banche tedesche, oppure la caduta del governo Berlusconi in Italia ad opera della speculazione finanziaria condotta da alcune banche sui titoli di stato sovrani.
Oggi queste oligarchie si nascondono sotto il vessillo dei “mercati” e di organizzazioni non governative che dovrebbero tutelare i diritti civili e che nella realtà sono uno strumento per abbattere governi scomodi alle mire del conseguimento dei propri interessi economici e di potere.
Proprio alla luce di quanto sta accadendo, del violentissimo attacco alla democrazia compiuto da queste oligarchie che stanno distruggendo il tessuto sociale delle nazioni con il fine di drenare la ricchezza globale nelle mani di una ristrettissima cerchia di beneficiari a danno di tutta la popolazione che vorrebbero ridotta a mero macchinario privo di dignità, di aspettative, di diritti, ho deciso di ripubblicare il romanzo. Lo scopo è quello di mettere in guardia il lettore dal dare per scontato diritti e conquiste sociali che sono costate lotte e sangue di generazioni e che mai come oggi sono minacciate dal delirio di onnipotenza di un ristrettissimo numero di uomini e donne al mondo. Ed ancor di più a non fermarsi alla superficie di quanto viene raccontato dai mezzi d’informazione, ma ad approfondire, analizzare e formarsi una propria opinione.
I vari personaggi, così come le situazioni raccontate, sono frutto di pura fantasia. Ogni riferimento a fatti o persone realmente accaduti, sono puramente casuali e non voluti.
Quando nel 1996 decisi di scrivere “Il Sicario”, lo feci con l’intenzione di denunciare lo sfruttamento dei paesi sudamericani ad opera di potenti lobbies economiche occidentali.
All’epoca il neoliberismo si stava ancora concentrando sullo sfruttamento delle economie in via di sviluppo e delle nazioni latinoamericane ricche di materie prime con cui alimentare le industrie dei paesi sviluppati a basso costo. Si trattava di una piaga conosciuta, che come un cancro maligno arrivava a rovesciare governi e ridurre in miseria intere popolazioni sotto i nobili vessilli della lotta al comunismo e del libero mercato. In molti casi i regimi militari erano acclamati come baluardi della democrazia e della libertà, mentre compivano opera di bieca macelleria sociale come nell’Argentina di Videla.
L’opinione pubblica occidentale guardava il tutto con occhio distaccato: in fondo erano vicende lontane migliaia di chilometri ed il benessere era ben diffuso, per cui non c’era nulla di preoccuparsi.
Tuttavia le oligarchie finanziarie, in un delirio di onnipotenza legato anche al crollo dell’Unione Sovietica e del comunismo avvenuto pochi anni prima, stavano affilando le armi per attaccare e depredare anche le nazioni occidentali.
E’ storia recente la distruzione della Grecia per mano della troika al fine di salvare le banche tedesche, oppure la caduta del governo Berlusconi in Italia ad opera della speculazione finanziaria condotta da alcune banche sui titoli di stato sovrani.
Oggi queste oligarchie si nascondono sotto il vessillo dei “mercati” e di organizzazioni non governative che dovrebbero tutelare i diritti civili e che nella realtà sono uno strumento per abbattere governi scomodi alle mire del conseguimento dei propri interessi economici e di potere.
Proprio alla luce di quanto sta accadendo, del violentissimo attacco alla democrazia compiuto da queste oligarchie che stanno distruggendo il tessuto sociale delle nazioni con il fine di drenare la ricchezza globale nelle mani di una ristrettissima cerchia di beneficiari a danno di tutta la popolazione che vorrebbero ridotta a mero macchinario privo di dignità, di aspettative, di diritti, ho deciso di ripubblicare il romanzo. Lo scopo è quello di mettere in guardia il lettore dal dare per scontato diritti e conquiste sociali che sono costate lotte e sangue di generazioni e che mai come oggi sono minacciate dal delirio di onnipotenza di un ristrettissimo numero di uomini e donne al mondo. Ed ancor di più a non fermarsi alla superficie di quanto viene raccontato dai mezzi d’informazione, ma ad approfondire, analizzare e formarsi una propria opinione.
I vari personaggi, così come le situazioni raccontate, sono frutto di pura fantasia. Ogni riferimento a fatti o persone realmente accaduti, sono puramente casuali e non voluti.
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