Il cervo di Horn Creek (Future Fiction Vol. 40)

Prima che la radioattività provocasse la chiusura del Grand Canyon, la giovane guardia forestale, Sue, vide uno strano animale ad Horn Creek: un cervo bizzarro dalle corna contorte e – sebbene Sue non ne fosse certa – delle zanne. Ora, prossima al pensionamento, sta per compiere il suo ultimo giro di controllo, insieme alla nipote Katy nella speranza che prenderà il suo posto. Ma lo scopo della visita di Katy è immortalare il cervo in un video da dare in pasto agli utenti della rete.

Scritto con grande cura e conoscenza dei meccanismi di adattamento delle specie ai mutamenti ambientali, il racconto di Sarah K. Castle è un monito per il futuro, condotto attraverso due protagoniste che incarnano il passato e il presente della nostra umanità.
Al racconto segue un saggio dell’autrice sui problemi relativi ai cambiamenti ambientali e le conseguenze che ne derivano.

L’autrice: Sarah K. Castle vive a Durango, in Colorado. Geologo e scienziato ambientale si è occupata di foreste nazionali e discariche per l’Institute for Tribal Environmental Professionals, e più di recente di industria petrolifera e del gas. Ha frequentato i workshop Clarion Science Fiction e Fantasy Writers nel 2006. Dal 2007, scrive di fantascienza e lavora come specialista nel controllo della qualità dell’aria.

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Il Gran Canyon non è più un luogo idoneo per fare escursioni, a causa del riscaldamento globale e delle abbondanti piogge le miniere in uso dal 1800 si sono allagate e l’acqua è fuoriuscita dalle gallerie riempiendo i bacini. I residui metalliferi hanno contaminato i canyon minori, incluso quello di Horn Creek: e insieme ai metalli d’estrazione è comparso l’uranio. Dopo i Leggi tutta la recensione

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