Compagno Luger

Collegno, prima periferia di Torino, inizio anni '60. Il Maresciallo Antonio Caputi nuovo comandante della caserma dei Carabinieri, si trova subito alle prese con un delitto. Hanno ucciso il compagno Luger.
In un periodo di veloci cambiamenti sociali, tumultuoso sviluppo edilizio e industriale, Caputi dovrà muoversi tra un passato, a volte oscuro, e un presente che è già carico di tutte le contraddizioni del boom economico.
Sospettati che diventano accusatori, testimoni che parlano troppo, piccole storie di paese che si intrecciano con il delitto. Una galleria di personaggi che daranno la loro versione dei fatti per dipingere l’affresco di una periferia di Torino che forse non vorrebbe cambiare, ma che, sospinta dal “progresso”, lo farà, suo malgrado.
Caputi osserva, indaga, e scava la nella personalità delle persone che incontra durante l’inchiesta. Tutti confesseranno, se non il delitto, le proprie debolezze. Il Maresciallo annota tutto sul suo taccuino e utilizzando quello che chiama con un po’ di autocompiacimento il “metodo Caputi”, scoprirà l’assassino. Ma svelare il colpevole non sarà indolore. Come spesso accade, conoscere la verità è più amaro che ignorarla.

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