Il peso della felicità: I miei sedici anni tra anoressia e bulimia

«Quando ho deciso di non mangiare più?» È quello che si chiede Elena – sedici anni, una vita come tante sue coetanee – all'inizio di questo lungo e sofferto racconto, cercando di spiegarsi il perché, un giorno, abbia iniziato a soffrire di disturbi alimentari. Ma una vera risposta non c'è. Si comincia con una dieta all'apparenza inoffensiva, con l'annotare su un quaderno ciò che si mangia, col fare serie e serie di addominali, e alla fine ci si ritrova a sognare un peso «perfetto»: trentotto chili. Non uno di più. Ma forse anche qualcuno in meno…

C'è una vocina, infatti, proprio dietro l'orecchio, che continua a ripeterle: «Ogni caloria conta». Elena la ascolta, quella voce è un'«amica», l'unica in grado di capirla. Mentre gli altri – i genitori, le amiche del cuore – la rimproverano: «Elena, guarda che poi diventi anoressica!», lei la rassicura: «Guardati allo specchio. In sole due settimane sei dimagrita tantissimo... Guarda come sei bella, ti si vedono le ossa del bacino, del collo, della schiena. Ancora un piccolo sforzo e raggiungerai il tuo obiettivo, se ascolti i miei consigli. Vedrai, andrà tutto bene, io non ti abbandonerò... mai».

E quella voce non l'abbandona davvero mai, mentre Elena diventa sempre più magra, e sempre più risoluta nel suo obiettivo: dimagrire ancora. Ci vorranno i ricoveri in ospedale, e poi in un centro specializzato per disturbi alimentari – dove potrà confrontarsi con ragazze che hanno storie simili alla sua –, per farle cominciare a intravedere uno spiraglio in fondo a un tunnel terribile e pieno di dolore.

Già fenomeno del web grazie a Wattpad, Il peso della felicità è una storia vera, il racconto autobiografico di una sedicenne alle prese con le lotte dell'adolescenza: quelle di tutti i giorni e quella, più dura e decisiva, col suo stesso corpo.

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