Gli angeli non sono tutti bianchi: L'odissea di nove giovani dall'Eritrea al Mediterraneo

L'Eritrea è una prigione a cielo aperto dove regna un regime militare dispotico. Ogni giorno centinaia di eritrei scappano dal paese nel tentativo di raggiungere le coste nord africane per imbarcarsi verso l'Europa. Molti di loro muoiono nel deserto o annegano durante la traversata del Mediterraneo. Un gruppo di giovani di Agordat, piccola città eritrea, bruciano la frontiera e attraversano le vie della morte, che dal campo profughi di Shagarab passano per Khartoum, i deserti del Sahara e del Sinai sino alle coste libiche.Tra loro Maryam, una ragazza decisa ad attraversare il mare per dare un futuro al bambino che porta in grembo. Con i suoi compagni di viaggio, e altri 500, si imbarca su una nave di trafficanti. Direzione: Italia.Sull'altra riva del Mediterraneo, in Sicilia, a Roccachianea, piccolo borgo sul mare, Filippo, rientrato in paese dal nord Italia dopo aver perso il lavoro, decide di fare il mestiere che era di suo padre e si imbarca come motorista su un peschereccio. Il destino dell'uomo incrocia quello di Maryam quando il barcone su cui si trova la ragazza cola a picco uccidendo 366 persone.

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