Mi innamoravo di tutto: Storia di un dissidente

Un sotterraneo anonimo. Un pavimento in calcestruzzo, polvere, pilastri nudi e vecchi. E sangue.
Un imprecisato servizio segreto italiano ha un prigioniero, un dissidente che si chiama Coda di Lupo. E vuole farlo parlare, con ogni mezzo necessario.
E Coda di Lupo parla, si racconta, scandendo la sua vita sulle note dell’omonima canzone di Fabrizio De André, dall’infanzia e il G8 di Genova fino agli ultimi, disperati anni di resistenza in Val Susa.
Un romanzo che parla di lotta, di resistenza, di Stato, di sofferenza, di morte. E della gioia di lottare, nonostante tutti i sacrifici che questo comporta.

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Mangialibri

Mi innamoravo di tuttoMangialibri

Mi innamoravo di tutto è l’opera prima di Stefano Zorba, al secolo Stefano Filippini, bresciano classe 1983 con alle spalle qualche album rap e un forte impegno civile nel movimento NoTav e nella difesa dell’ambiente. Leggi tutta la recensione

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