Contraddanza

Sudore, dolore, sangue e il pensiero fisso: se davvero mi impegno ce la farò. Provare e riprovare, cadere e rialzarsi, trangugiare sconfitte e umiliazioni per raggiungere, un giorno, la perfezione: questa è la danza classica. Un mondo asfittico, rigido, formale che schiaccia la personalità di chi lo attraversa nel tentativo di plasmare creature perfette, inavvicinabili, sacerdotesse devote di un'arte spietata, che non ammette debolezze. Il bastone della "signora" che colpisce ritmicamente il pavimento della sala prove è una musica ipnotica, un binario da seguire senza scampo, che terrorizza e conforta allo stesso tempo. Che ti dà l'illusione di sapere chi sei e che cosa vuoi. Leggendo "Contraddanza" puoi udire questo ritmo, sentire l'odore della pece in cui strofini le scarpette, vedere la tua immagine riflessa nello specchio. Vivere un'esperienza privata e insieme ricordare sottopelle l'inquietudine degli anni di piombo in Italia, che emergono dallo sfondo con la naturalezza e l'orrore tipici della quotidianità. Un romanzo d'esordio, dalla scrittura serrata e sicura, che descrive in modo vivido i desideri, le ansie e i conflitti di una ragazza alla ricerca di sé.

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