L'ustascia, le donne e Dio (Delos Passport)
- Autore
- Diego Zandel
- Editore
- Delos Digital
- Pubblicazione
- 21/03/2017
- Categorie
ROMANZO BREVE (57 pagine) - THRILLER - Un drammatico noir. E una finestra su un tempo che crediamo già lontano, ma non lo è.
Boris e Marko. Uniti da giovanile amicizia, divisi da ideali inconciliabili. Comunista jugoslavo il primo, nazionalista croato l'altro. E poi: l'italiana Silvia. Vittima di un fascino slavo che purtroppo cela letali segreti. Perché il "crociato" ustascia ha un'idea molto precisa di ciò che una donna dovrebbe essere, agli occhi di Dio. "L'ustascia, le donne e Dio" è un racconto nero, ambientato alla fine degli Anni '80, lungo il Reno, tra Germania e Svizzera, ma che ci riporta soprattutto alla complessità che caratterizzò l'ex-Jugoslavia.
Diego Zandel nasce nel 1948, a Servigliano, in uno dei campi profughi destinati ad accogliere l'esodo degli istriani, fiumani e dalmati di etnia e lingua italiana. Cresce poi nel Villaggio Giuliano-Dalmata di Roma, dove vive i con i genitori fiumani e la nonna paterna. Nel suo futuro di scrittore, ad influenzarlo saranno soprattutto queste origini, oltre che l'aver sposato una donna, ora scomparsa, di madre greca, matrimonio che lo porterà a fare di Kos un luogo d'elezione. Ampia la sua produzione giornalistica, saggistica e narrativa, tra cui i libri "Massacro per un presidente" (Mondadori, 1981), "Una storia istriana" (Rusconi, 1987), "Crociera di sangue" (Mondadori, 1993), "Operazione Venere" (Mondadori, 1996), "I confini dell'odio" (Aragno, 2002), "L'uomo di Kos" (Hobby&Work, 2004), "Il fratello greco" (Hacca, 2010), "I testimoni muti" (Mursia, 2011), "Essere Bob Lang" (Hacca, 2012) e "Manuale sentimentale dell'isola di Kos" (Oltre Edizioni, 2016).
Boris e Marko. Uniti da giovanile amicizia, divisi da ideali inconciliabili. Comunista jugoslavo il primo, nazionalista croato l'altro. E poi: l'italiana Silvia. Vittima di un fascino slavo che purtroppo cela letali segreti. Perché il "crociato" ustascia ha un'idea molto precisa di ciò che una donna dovrebbe essere, agli occhi di Dio. "L'ustascia, le donne e Dio" è un racconto nero, ambientato alla fine degli Anni '80, lungo il Reno, tra Germania e Svizzera, ma che ci riporta soprattutto alla complessità che caratterizzò l'ex-Jugoslavia.
Diego Zandel nasce nel 1948, a Servigliano, in uno dei campi profughi destinati ad accogliere l'esodo degli istriani, fiumani e dalmati di etnia e lingua italiana. Cresce poi nel Villaggio Giuliano-Dalmata di Roma, dove vive i con i genitori fiumani e la nonna paterna. Nel suo futuro di scrittore, ad influenzarlo saranno soprattutto queste origini, oltre che l'aver sposato una donna, ora scomparsa, di madre greca, matrimonio che lo porterà a fare di Kos un luogo d'elezione. Ampia la sua produzione giornalistica, saggistica e narrativa, tra cui i libri "Massacro per un presidente" (Mondadori, 1981), "Una storia istriana" (Rusconi, 1987), "Crociera di sangue" (Mondadori, 1993), "Operazione Venere" (Mondadori, 1996), "I confini dell'odio" (Aragno, 2002), "L'uomo di Kos" (Hobby&Work, 2004), "Il fratello greco" (Hacca, 2010), "I testimoni muti" (Mursia, 2011), "Essere Bob Lang" (Hacca, 2012) e "Manuale sentimentale dell'isola di Kos" (Oltre Edizioni, 2016).
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